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Microplastiche e malattie cardiache: a rischio chi vive vicino ad un oceano inquinato

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Microplastiche e malattie cardiache: a rischio chi vive vicino ad un oceano inquinato

Le microplastiche potrebbero rappresentare una minaccia per la salute cardiovascolare delle persone che vivono vicino a zone costiere altamente inquinate. Uno studio recente pubblicato sul Journal of the American Heart Association ha suggerito un legame tra l’inquinamento da microplastiche e un aumento del rischio di malattie come diabete di tipo 2, coronaropatia e ictus. Questo studio è uno dei primi a indicare come l’inquinamento marino non solo danneggi l’ambiente, ma possa anche compromettere la salute umana.

Lo studio

Il nuovo studio ha esaminato i livelli di microplastiche nelle acque oceaniche di diverse contee costiere degli Stati Uniti, confrontando i residenti di aree con bassi e alti livelli di inquinamento. Le microplastiche, spesso invisibili a occhio nudo, sono presenti nell’acqua potabile, nei frutti di mare e persino nell’aria che respiriamo. L’inquinamento da microplastiche è particolarmente elevato nelle zone costiere, dove l’acqua marina si mescola con le falde acquifere sotterranee, diffondendo contaminanti in tutta la zona.

I rischi per la salute

I ricercatori hanno scoperto che i residenti di contee costiere con livelli molto elevati di microplastiche avevano una prevalenza del 18% più alta di diabete di tipo 2, un 7% in più di malattia coronarica e un aumento del 9% di ictus rispetto a chi viveva in zone con bassi livelli di inquinamento da microplastiche. Questi dati suggeriscono che l’inquinamento da microplastiche potrebbe contribuire significativamente all’aumento delle patologie cardiometaboliche nelle zone costiere.

Le microplastiche

Sarju Ganatra, MD, autore senior dello studio, sottolinea che questo è uno dei primi studi che suggerisce un legame diretto tra microplastiche e malattie croniche. Non si tratta solo di un problema ambientale, ma di una vera e propria crisi di salute pubblica. Le microplastiche sono ora presenti ovunque: nell’acqua potabile, nei cibi, specialmente nei frutti di mare, e nell’aria che respiriamo. “Gli scienziati stanno iniziando a comprendere l’impatto di queste particelle sulla salute, ma dobbiamo passare dalla consapevolezza all’azione,” ha dichiarato Ganatra.

Le soluzioni

Lo studio solleva l’importanza di adottare misure per ridurre l’inquinamento da microplastiche. I decisori politici sono chiamati a considerare l’inquinamento da plastica come una crisi sanitaria oltre che ambientale. “Dobbiamo ricordare che le microplastiche possono persistere nei nostri corpi per tutta la vita, esponendo le persone a rischi crescenti di malattie croniche,” afferma Ganatra. Gli esperti auspicano l’introduzione di politiche per ridurre i livelli di microplastiche nell’ambiente e per garantire maggiore trasparenza sull’uso della plastica, in modo che i consumatori possano fare scelte più consapevoli.

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