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Milano soffoca nel caldo estremo: picchi fino a 85°C in periferia

Milano soffoca nel caldo estremo: picchi fino a 85°C in periferia

Il caldo estremo non risparmia Milano, dove la crisi climatica si manifesta con temperature record, in particolare nei quartieri periferici come Corvetto e Argonne. È quanto emerge dai monitoraggi condotti da Legambiente il 15 e 16 luglio 2025, nell’ambito della campagna itinerante “Che caldo che fa!“, che ha fatto tappa nel capoluogo lombardo.

Le termografie ambientali realizzate nei due quartieri hanno rilevato temperature dell’aria tra i 30°C e i 40°C, con picchi sulle superfici fino a 85,6°C, a dimostrazione di quanto la mancanza di ombra e di verde pesi sull’abitabilità urbana.

Corvetto: il quartiere più esposto al caldo

Nel quartiere Corvetto, a sud-est della città, la situazione è particolarmente critica. Dei 36 luoghi mappati, oltre il 55,5% è esposto al sole nelle ore centrali. Legambiente ha documentato:

76,5°C sul pavimento antitrauma di un’area giochi in piazzale Gabriele Rosa

57,1°C sullo scivolo esposto al sole

62,8°C sulle panchine vicino alla fontanella, anch’essa al sole

52,5°C sui marciapiedi assolati di via dei Cinquecento

Dove sono presenti alberi, invece, la temperatura scende anche sotto i 26°C, dimostrando quanto il verde urbano sia un fattore cruciale nella mitigazione del calore urbano.

Argonne: più verde, ma temperature ancora critiche

Nel quartiere Argonne, a est di Milano, la situazione è leggermente più favorevole grazie alla presenza di maggiori infrastrutture verdi e servizi, ma non mancano criticità.

Tra i dati più rilevanti:

85,4°C sul pavimento in gomma di un’area giochi in Piazza Guardi

57,5°C sugli scivoli non ombreggiati

75°C al suolo nei giardini Argonne privi di ombra

30°C su piste ciclabili ombreggiate, a conferma del ruolo degli alberi

Solo il 10% delle strutture monitorate nel quartiere risultava esposto al sole diretto, segno di una maggiore protezione climatica rispetto a Corvetto.

Milano tra notti tropicali e morti da caldo: i dati allarmanti

Secondo Istat, le temperature medie a Milano sono salite di +1,3°C rispetto al periodo 1971-2000. Berkeley Earth riporta un incremento ancora maggiore: +2,8°C rispetto al 1960. Nel 2022, il capoluogo lombardo ha registrato 101 notti tropicali, cioè con temperature notturne superiori ai 20°C.

Uno studio dell’Imperial College di Londra ha stimato 317 decessi in eccesso nella sola Milano all’inizio dell’estate 2025, rendendola la città europea con il più alto numero di morti per caldo.

Cooling poverty

Il confronto tra Corvetto e Argonne mette in luce un problema crescente: la “cooling poverty”, ovvero la povertà legata all’impossibilità di difendersi dal caldo. Corvetto, meno dotato di alberature, aree verdi e servizi, espone maggiormente la popolazione a rischi sanitari.

Argonne, con un’urbanistica più inclusiva, offre maggiore protezione climatica, ma sconta la presenza eccessiva di asfalto e traffico che aggrava il calore estivo.

Le 5 proposte di Legambiente per città più fresche

In occasione della tappa milanese della campagna “Che caldo che fa!”, Legambiente ha lanciato cinque proposte concrete per rendere le città italiane più vivibili:

Regolamento edilizio con quote minime di superfici permeabili e sistemi di recupero dell’acqua

Forestazione urbana diffusa, come il progetto ForestaMI

Creazione e censimento di “rifugi climatici” accessibili a tutti

Depavimentazione di piazze e strade urbane impermeabili

Tariffazione orizzontale della sosta per liberare spazi da destinare a sicurezza climatica

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