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Mobilità elettrica, la strada è tracciata: la filiera europea chiede di mantenere gli obiettivi 2035

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Mobilità elettrica, la strada è tracciata: la filiera europea chiede di mantenere gli obiettivi 2035

Uno studio di Boston Consulting Group conferma i vantaggi economici ed ecologici delle auto 100% elettriche, che nel 2035 potrebbero dominare il mercato. Il risparmio per le famiglie può arrivare fino a 1.600 euro l’anno.

La transizione verso l’auto elettrica in Europa è ormai un percorso avviato e inevitabile. È quanto emerge da uno studio inedito di Boston Consulting Group (BCG), commissionato da Charge France, un gruppo che riunisce 18 grandi operatori del settore della ricarica. Secondo l’analisi, la rotta verso il 100% di veicoli elettrici entro il 2035 è l’unica via per garantire un futuro sostenibile, economicamente vantaggioso e tecnologicamente competitivo.

L’elettrico è la scelta più intelligente

I dati del primo semestre 2025 parlano chiaro: le vendite di veicoli 100% elettrici sono cresciute del 24% rispetto all’anno precedente. Le proiezioni indicano che, se la normativa UE rimarrà invariata, tra dieci anni i veicoli elettrici rappresenteranno il 90-100% delle nuove immatricolazioni. Anche i consumatori sono pronti al cambiamento: quasi il 60% degli europei si dice pronto a scegliere un’auto elettrica per il prossimo acquisto.

Lo studio sfata il mito dei costi elevati, evidenziando che i veicoli 100% elettrici sono la soluzione più economica. Le famiglie, infatti, possono risparmiare fino a 1.600 euro all’anno rispetto ai veicoli ibridi, considerati ormai solo una soluzione di transizione. Anche gli ostacoli tecnici stanno svanendo: l’autonomia media supera i 500 km e i tempi di ricarica si sono ridotti a circa 20 minuti.

Benefici economici e ambientali a 360 gradi

La transizione non è solo una questione di singoli risparmi, ma ha un impatto macroeconomico rilevante:

  • Risparmio energetico: L’elettrificazione del parco auto europeo potrebbe ridurre del 15% le importazioni di petrolio entro il 2035, con un risparmio annuo di 40-45 miliardi di euro.
  • Riduzione delle emissioni: Un veicolo elettrico emette in media tre volte meno CO₂ rispetto a un veicolo a combustione. Gli ibridi ricaricabili, in molti casi d’uso, non offrono riduzioni significative.

Quattro raccomandazioni per un futuro elettrico

Per garantire il successo della transizione, la filiera propone quattro raccomandazioni chiave ai decisori politici:

  1. Mantenere gli obiettivi: Ribadire con decisione che dopo il 2035 saranno venduti solo veicoli a zero emissioni. Questo darà certezza agli investitori e aiuterà a tutelare il potere d’acquisto dei cittadini.
  2. Orientare gli incentivi: Sostenere i consumatori a basso reddito e le flotte aziendali che scelgono veicoli 100% elettrici, eliminando gli sgravi fiscali per i veicoli ibridi e a combustione.
  3. Valorizzare i benefici: Rivedere l’etichettatura dei veicoli per comunicare in modo più chiaro l’efficienza energetica e le emissioni reali.
  4. Accompagnare la filiera: Accelerare la formazione e la riqualificazione dei lavoratori del settore, promuovendo la produzione locale di batterie tracciabili e riciclabili.

La voce degli operatori: “L’Italia deve avere più coraggio”

Gabriele Tuccillo, CEO di Atlante Italia, ha lanciato un appello diretto: “All’Italia rivolgiamo un appello: serve più coraggio, fiducia nella tecnologia e una strategia industriale coerente. È il momento di superare le esitazioni”. Tuccillo ha poi sottolineato i progressi già fatti nel nostro Paese: il parco auto elettrico ha raggiunto quasi 300.000 unità e i punti di ricarica superano i 66.000.

“Tutto procede nel modo giusto per il 2035, e consentire così all’Europa di restare competitiva nella corsa industriale, energetica e tecnologica globale”, ha dichiarato Aurélien de Meaux, Presidente di Charge France.

Anche Simone Saccani di Fastned, e Jeroen van Tilburg di IONITY, hanno ribadito la necessità di politiche stabili, chiare e coerenti, sottolineando come la mobilità elettrica sia la soluzione più logica, rapida e concreta per conciliare economia, sovranità energetica e decarbonizzazione.

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