Monitoraggio ambientale in Italia: più foreste e laghi osservati e nuovi indicatori contro l’inquinamento

Il progetto LIFE MODERn (NEC), coordinato dall’Arma dei Carabinieri – Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari e con la partecipazione di ENEA, ha portato all’aumento dei siti monitorati in Italia e allo sviluppo di nuovi strumenti per analizzare gli effetti dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi. Le attività, durate quattro anni, hanno coinvolto laboratori e centri di ricerca di università, enti pubblici e associazioni che hanno applicato tecniche scientifiche di ultima generazione.

Tecnologie avanzate per valutare l’impatto dell’inquinamento sulla biodiversità

Nel corso del progetto sono stati integrati 18 nuovi indicatori ambientali che permettono di comprendere come sostanze come ozono, ossido di azoto e ammoniaca influenzino suolo, piante, fauna e biodiversità. Tra questi indicatori assume particolare rilievo il monitoraggio della visibilità, utile per valutare l’impatto dell’inquinamento dell’aria e sviluppato anche nell’ambito del progetto Visibility, coordinato da CUFAA e con la partecipazione di ENEA.

La rete NEC Italia si espande

Uno degli obiettivi principali del progetto era rafforzare la rete di monitoraggio prevista dalla direttiva europea NEC. Grazie al lavoro svolto, i siti osservati sono passati da 6 a 10 per le aree forestali e da 4 a 10 per le acque dolci, distribuiti in diverse regioni italiane, dai boschi mediterranei fino ai laghi alpini. Questo ampliamento consente una valutazione più completa e accurata della salute degli ecosistemi.

eDNA, bioacustica e chimica delle foglie

Le tecniche innovative applicate includono l’analisi del DNA ambientale, che permette di rilevare organismi difficili da osservare grazie alle tracce genetiche lasciate nel suolo o nell’acqua. Accanto a questa metodologia sono state utilizzate anche la bioacustica, per studiare la fauna attraverso i suoni ambientali, e la chimica delle foglie, che offre informazioni sullo stato fisiologico delle piante e sull’impatto degli inquinanti atmosferici o del cambiamento climatico.

Secondo Alessandra De Marco, responsabile del progetto per ENEA, la misurazione delle comunità biologiche del suolo è fondamentale perché batteri, funghi e fauna rispondono rapidamente alle alterazioni esterne, fornendo dati sensibili sull’impatto dell’inquinamento.

Risultati tra criticità e miglioramenti negli ecosistemi italiani

I dati raccolti hanno evidenziato alcune criticità, come l’elevata concentrazione di azoto nella Pianura Padana e i danni da ozono riscontrati in numerosi siti. Allo stesso tempo sono stati osservati miglioramenti significativi, tra cui la riduzione delle deposizioni di zolfo e un’ottima qualità biologica dei suoli forestali, fattori che favoriscono la crescita delle foreste e contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Gruppo tecnico per tradurre i risultati in politiche ambientali efficaci

Per garantire che i risultati del progetto possano essere utilizzati nella definizione delle politiche ambientali italiane ed europee, è stato istituito un gruppo tecnico permanente che coinvolge il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica insieme ai principali enti di ricerca nazionali.

Formazione e sensibilizzazione

Oltre alla ricerca scientifica, LIFE MODERn (NEC) ha realizzato attività di formazione rivolte soprattutto ai Carabinieri forestali e iniziative divulgative per il pubblico. Tra queste si distingue il concorso “Diamoci delle Arie”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sul tema della qualità dell’aria.

Un contributo concreto alla tutela dell’ambiente e della salute

Secondo De Marco, in un periodo in cui l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi europei sulla qualità dell’aria e molti ecosistemi sono sotto pressione per via del cambiamento climatico, il progetto rappresenta una risposta innovativa e concreta. La rete di monitoraggio sviluppata costituisce un supporto essenziale per proteggere l’ambiente e la salute delle persone.