Cosa sono gli acrilati: le sostanze tossiche degli smalti vietati dall’UE
Addio ai gel e semipermanente? L’UE dice stop agli acrilati, un bene per l’ambiente e la salute
È in vigore da oggi la nuova normativa europea che limita l’uso di sostanze chimiche nocive in gel, smalti e cosmetici. Una vittoria per i consumatori e per l’ambiente.
La tanto attesa stretta dell’Unione Europea sulle sostanze chimiche utilizzate nei prodotti per unghie, come gel, semipermanenti e acrilici, da oggi – primo settembre – è una realtà. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, l’attenzione si sposta sulla sicurezza dei consumatori e, di riflesso, sull’impatto ambientale di questi prodotti.
Perché la nuova norma è un passo avanti per l’ambiente
Il regolamento europeo vieta l’uso di 2-idrossietil metacrilato (HEMA) e di-HEMA trimetil esil dicarbammato, sostanze largamente impiegate nel settore e che ora possono essere vendute solo a professionisti qualificati. La decisione nasce dalla necessità di combattere le reazioni allergiche e le infiammazioni cutanee, ma ha anche un forte risvolto ecologico.
Queste sostanze, una volta smaltite, possono finire nei corsi d’acqua e nel terreno, contaminando l’ecosistema. Sebbene non siano classificati come inquinanti persistenti, il loro accumulo contribuisce all’inquinamento chimico e alla diffusione di microplastiche. Il nuovo regolamento spinge l’industria a cercare alternative più sicure e biodegradabili, riducendo l’impronta ecologica di un settore in forte espansione.
Cosa sono gli acrilati e perché sono tossici
Gli acrilati sono una famiglia di composti chimici che include i monomeri liquidi come HEMA (2-idrossietil metacrilato) e di-HEMA (di-HEMA trimetilesil dicarbammato). Questi monomeri sono i mattoni fondamentali di molti prodotti, come gli smalti semipermanenti e gel, e vengono usati per creare la resina plastica che si indurisce sotto la luce UV.
Il problema principale di queste sostanze non è la loro pericolosità intrinseca una volta polimerizzate e indurite, ma il rischio legato all’esposizione al monomero non catalizzato. Se il prodotto non viene applicato correttamente o se entra in contatto con la pelle, questi monomeri possono penetrare la barriera cutanea. Questo può portare a reazioni avverse.
- Allergie e sensibilizzazione: HEMA e di-HEMA sono noti per essere potenti allergeni. Il contatto con la pelle può scatenare una dermatite allergica da contatto, una reazione infiammatoria che causa arrossamento, prurito, vesciche e, nei casi più gravi, distacco dell’unghia. Una volta sensibilizzati, il corpo svilupperà una reazione anche a piccole dosi, rendendo l’uso di questi prodotti impossibile in futuro. Il rischio è particolarmente alto per i professionisti del settore, che sono esposti quotidianamente.
- Irritazione: Oltre alle reazioni allergiche, il contatto con la pelle e l’inalazione dei vapori possono causare irritazioni agli occhi, al sistema respiratorio e, in caso di ingestione, problemi gastrointestinali.
Impatto ambientale delle sostanze chimiche nel beauty
Il problema non si limita solo alla salute umana. Lo smaltimento improprio di questi prodotti contribuisce all’inquinamento
- Contaminazione delle acque: Se smaltiti nei normali scarichi o nell’ambiente, i residui di smalti e gel possono finire nei corsi d’acqua. Sebbene alcuni acrilati siano considerati biodegradabili, la loro presenza continua può alterare gli ecosistemi acquatici.
- Microplastiche: I prodotti per unghie, una volta induriti, diventano a tutti gli effetti una plastica. Quando vengono rimossi tramite limatura, generano una polvere sottile che può essere inalata o rilasciata nell’ambiente. Anche i residui rimossi con solventi chimici contribuiscono alla formazione di microplastiche, che possono inquinare suolo e acqua e, attraverso la catena alimentare, arrivare fino all’uomo.
Il nuovo regolamento UE, vietando la vendita di questi prodotti al grande pubblico e limitandone l’uso ai professionisti formati, riduce in modo significativo il rischio per la salute dei consumatori e costringe l’industria a cercare alternative più sicure. Questo cambiamento non è solo una tutela per chi usa questi prodotti, ma anche un passo avanti verso un’industria della bellezza più sostenibile e responsabile.
Sostenibilità e consapevolezza nel mondo beauty
La normativa non significa la scomparsa dei prodotti per unghie, ma un cambiamento radicale nel loro ciclo di vita. I consumatori sono invitati a preferire marche che investono in ingredienti sostenibili e a smaltire correttamente i rifiuti, come contenitori e residui.
Questa svolta normativa è un esempio di come la salute umana e quella dell’ambiente siano strettamente interconnesse. Promuove una maggiore consapevolezza, incoraggiando scelte di consumo che non solo ci rendono più sicuri, ma che contribuiscono a un futuro più verde. È un’opportunità per i marchi di bellezza di reinventarsi, puntando su innovazione e sostenibilità, e per i consumatori di diventare parte attiva di questa transizione.
Share this content: