Anche il Nord-Europa boccheggia: ondate di calore senza precedenti
Nel luglio 2025, Norvegia, Svezia e Finlandia hanno vissuto un’ondata di calore senza precedenti che ha messo sotto pressione la salute pubblica, gli ecosistemi e le infrastrutture. Analisi scientifiche attribuiscono questo evento estremo direttamente al cambiamento climatico causato dall’uomo, con temperature fino a 2°C più alte del normale e una probabilità decuplicata rispetto a scenari senza riscaldamento globale.
Cosa ha causato l’ondata di calore nelle nazioni nordiche
Secondo la rete World Weather Attribution, l’ondata di calore di due settimane a metà luglio è stata eccezionalmente intensa con temperature superiori ai 30°C in regioni tipicamente fresche. La Finlandia ha registrato 22 giorni consecutivi sopra i 30°C, mentre la Norvegia artica ha sperimentato 13 giorni separati con temperature altrettanto elevate. Questi valori sono eventi rari che si verificavano solo una volta ogni 50 anni nel clima attuale, ma diventeranno molto più comuni se non si riduce il riscaldamento globale.
Impatti sociali e ambientali dell’ondata di calore
Le temperature estreme hanno sovraccaricato i sistemi sanitari, con ospedali e pronto soccorso pieni di pazienti affetti da malattie legate al caldo. Almeno 67 persone sono decedute a causa di annegamenti mentre cercavano refrigerio nelle acque. Inoltre, la fauna selvatica, come le renne indigene Sámi, ha subito gravi stress con morti attribuibili al caldo estremo.
La siccità e il caldo hanno seccato la vegetazione, alimentando incendi boschivi e causando fioriture algali tossiche nel Mar Baltico e nei laghi finlandesi, minacciando gli ecosistemi acquatici locali.
Perché questo evento è un campanello d’allarme per il futuro
Gli scienziati avvertono che con un ulteriore aumento delle temperature globali sino a 2,6°C, eventi di questo tipo diventeranno cinque volte più frequenti e ancora più caldi. Solo una rapida transizione verso energie rinnovabili e politiche climatiche efficaci potrà frenare questa pericolosa traiettoria.
Come prepararsi e cosa fare ora
- Implementare politiche ambientali e sociali per prevenire crisi sanitarie durante le ondate di calore
- Investire in infrastrutture resilienti e sistemi di allerta precoce
- Promuovere la sensibilizzazione sull’impatto del cambiamento climatico in regioni tradizionalmente fredde
- Accelerare la transizione energetica verso fonti pulite per limitare ulteriori riscaldamenti
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