Palermo sotto assedio dal caldo estremo: allarme cooling poverty nei quartieri più fragili
Lo scorso 27 luglio, Legambiente ha concluso a Palermo la quinta e ultima tappa della campagna nazionale “Che caldo che fa! Contro la cooling poverty: città + fresche, città + giuste”, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e il supporto della Fondazione Banco dell’energia. L’obiettivo: documentare con dati concreti l’impatto del caldo estremo nei contesti urbani più fragili e proporre soluzioni concrete alle amministrazioni locali.
Temperature al limite: Libertà e Sperone-Brancaccio a confronto
I dati parlano chiaro: Palermo è sempre più calda e diseguale. Nei quartieri monitorati, le temperature ambientali hanno toccato tra i 32 e i 36°C, ma i picchi al suolo sono stati drammatici. A Libertà sono stati registrati fino a 70,4°C su un prato sintetico non ombreggiato. A Sperone-Brancaccio, il punto più caldo è stato la fermata del tram in via Portella Ginestra con 64,6°C.
La differenza è tutta nell’urbanistica: Libertà è dotata di aree verdi e zone ombreggiate, mentre Sperone-Brancaccio è dominato dal cemento e privo di spazi di refrigerio.
Verde assente, mare inaccessibile
Il quartiere Sperone-Brancaccio mostra i segni evidenti della povertà di raffrescamento: assenza di verde, scarsa ombra, infrastrutture carenti e mare inaccessibile per inquinamento. Qui le panchine superano i 55°C e persino i servizi essenziali, come farmacie e ambulatori, sono esposti completamente al sole.
Libertà resiste grazie al verde urbano
Nel quartiere Libertà, invece, la presenza di alberi e parchi, come il Giardino Inglese, riduce sensibilmente le temperature. In alcune aree ombreggiate si sono rilevati scarti termici di quasi 40°C rispetto alle zone esposte. In via delle Croci, ad esempio, le termografie hanno evidenziato aree “blu” – le più fresche – con valori intorno ai 31°C.
Termografie urbane
Durante l’iniziativa sono state scattate 32 immagini termografiche:
Libertà: 15 termofoto, 49 elementi urbani mappati, 59,2% esposti al sole.
Sperone-Brancaccio: 17 termofoto, 62 punti rilevati, 45,1% sotto irraggiamento diretto.
I dati sono stati raccolti per fornire evidenze oggettive e spingere il Comune di Palermo ad adottare strategie di adattamento urbano.
Le proposte di Legambiente
Legambiente avanza sette proposte chiave per combattere il caldo estremo e ridurre le disuguaglianze climatiche:
1. Governance climatica e un Ufficio Clima dedicato.
2. Quote minime di superfici permeabili in spazi pubblici e privati.
3. Pensiline fotovoltaiche, fontanelle, sistemi di nebulizzazione.
4. Mappatura e creazione di rifugi climatici accessibili.
5. Incrocio di dati ambientali e socio-economici per interventi mirati.
6. Riqualificazione del verde urbano e costiero.
7. Piantumazione di alberi autoctoni nei quartieri più vulnerabili.
Palermo sempre più esposta
Nel 2022 Palermo ha registrato la temperatura media più alta d’Italia: 19,8°C, con un aumento di +1,4°C rispetto alla media 1971-2000. Le notti tropicali sono salite a 119 in un anno, mentre nel 2024 si sono contati 18 giorni di allerta rossa per ondate di calore. A peggiorare il quadro, 27 eventi meteorologici estremi in meno di dieci anni, tra cui 15 allagamenti per piogge intense.
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