Papa Francesco, Archeoclub d’Italia: “A Chiese Aperte 2025 una riflessione sul suo messaggio”
Archeoclub d’Italia si unisce al dolore per la scomparsa di Papa Francesco, ricordando con profonda gratitudine il suo costante impegno per la valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale. Il Santo Padre, durante tutto il suo pontificato, ha saputo tenere viva l’attenzione sul legame tra spiritualità, territorio e socialità, temi che sono da sempre al centro della missione di Archeoclub.
“Papa Francesco ha sempre sottolineato l’importanza del paesaggio, del territorio, della socialità. Le 180 sedi italiane di Archeoclub d’Italia stanno organizzando l’edizione 2025 di Chiese Aperte, che sarebbe stata già speciale per il Giubileo, ma ora lo è ancora di più perché dedicheremo una profonda riflessione al suo messaggio”, ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia.
Chiese Aperte 2025
La prossima edizione di Chiese Aperte, in programma per domenica 11 maggio 2025, si caricherà di un significato ancora più intenso. In coincidenza con l’anno del Giubileo, l’iniziativa si aprirà anche a una dimensione spirituale di raccoglimento e riflessione sul magistero di Papa Francesco, in particolare sul suo invito a vivere con cura il creato, a custodire la bellezza del paesaggio, e a coltivare comunità inclusive.
L’evento, organizzato da Archeoclub d’Italia, coinvolgerà chiese, conventi e siti ecclesiastici spesso chiusi al pubblico, permettendo a migliaia di cittadini di scoprire un patrimonio culturale straordinario e poco conosciuto.
“Una Chiesa aperta, con chiese aperte – ha spiegato Santanastasio – sarà il cuore della nostra proposta. E durante gli eventi che le 180 sedi locali stanno organizzando, dedicheremo uno spazio speciale alla memoria e al messaggio del Santo Padre”.
Un’eredità spirituale e civile
Papa Francesco ha segnato profondamente il nostro tempo con un messaggio universale, rivolto tanto ai credenti quanto a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Il suo invito alla cura della Casa Comune, espresso in encicliche come Laudato si’, ha rappresentato un punto di svolta anche per il dialogo tra cultura e ambiente.
“Oggi è il momento del cordoglio e della speranza – ha aggiunto il presidente di Archeoclub –. Piace sottolineare come il Santo Padre abbia voluto condividere anche il percorso della sua malattia con il popolo, e sia andato via dopo aver salutato il popolo”.
Un appuntamento con la memoria e l’impegno
Chiese Aperte 2025 non sarà solo un’occasione per scoprire luoghi di grande valore storico e artistico, ma anche per raccogliersi nella memoria di un Papa che ha saputo avvicinare le persone alla bellezza della fede e della cultura. Un momento per rinnovare l’impegno verso un’Italia più consapevole del proprio patrimonio, e più coesa nel custodirlo.
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