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Clima, il WWF rilancia l’appello del Papa: “Insieme è possibile. Serve un’azione globale”

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Clima, il WWF rilancia l’appello del Papa: “Insieme è possibile. Serve un’azione globale”

Nel decennale dell’enciclica Laudato Si’, Papa Leone XIV ha lanciato un appello forte e chiaro per il clima, la giustizia sociale e la salvaguardia della Terra. Il suo intervento è avvenuto a Castel Gandolfo, durante la conferenza internazionale Raising Hope for Climate Justice, organizzata dal Movimento Laudato Si’ insieme a numerosi partner religiosi e istituzionali.

L’iniziativa ha riunito oltre 400 leader da tutto il mondo, tra rappresentanti delle fedi, esperti ambientali, politici e attivisti. Al centro dell’evento, la necessità urgente di attuare la visione ecologica e spirituale contenuta nell’enciclica di Papa Francesco, in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, a cominciare dalla COP30.

Il WWF: “Insieme è possibile”

Il WWF ha accolto con convinzione le parole di Papa Leone XIV, sottolineando l’urgenza di trasformare il messaggio della Laudato Si’ in impegni concreti. L’organizzazione ricorda che l’appello all’azione collettiva e al dialogo si allinea perfettamente al proprio motto “Together Possible” e invita le istituzioni, i cittadini e le comunità religiose a unire le forze.

Il Pontefice ha rimarcato l’importanza di unire scienza, etica e responsabilità morale nella difesa del creato, sottolineando che le politiche lente o insufficienti sul clima colpiscono in modo diretto le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione.

Giustizia climatica e conversione ecologica

Pubblicata nel 2015, l’enciclica Laudato Si’. Sulla cura della casa comune ha segnato una svolta nel modo in cui la Chiesa cattolica e molte altre confessioni religiose affrontano le questioni ambientali. Il documento ha contribuito a creare un ponte tra scienza e spiritualità, tra fede e attivismo, e ha avuto un ruolo rilevante nello slancio che portò all’Accordo di Parigi alla COP21.

Secondo Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, l’enciclica è un testo scientificamente rigoroso e moralmente potente, che offre una visione articolata sulle cause della crisi ecologica e sulle sue soluzioni. Il WWF ribadisce che questo messaggio è ancora attualissimo e deve essere rilanciato con maggiore forza.

La COP30 in Brasile

Nel suo discorso, Papa Leone XIV ha rivolto un appello diretto alla politica, invitando i governi a un nuovo slancio di responsabilità in vista della COP30, che si terrà in Brasile. In un contesto geopolitico segnato da conflitti e tensioni, il Pontefice ha sottolineato la necessità di riformare le istituzioni internazionali per renderle più efficaci, inclusive e capaci di rispondere con urgenza alla crisi climatica.

Il richiamo è anche culturale ed educativo: occorre cambiare prospettiva, educare al rispetto della natura e riconoscere che il benessere umano dipende dalla salute del pianeta.

Un’eredità da proteggere e condividere tra tutte le fedi

L’enciclica Laudato Si’ ha avuto il merito di coinvolgere, fin dalla sua pubblicazione, anche le altre Chiese cristiane e molte fedi del mondo, trasformando la tutela dell’ambiente in un tema moralmente ineludibile e condiviso. Questa dimensione interreligiosa è stata centrale anche durante la conferenza di Castel Gandolfo, a conferma che la difesa del creato è una responsabilità comune, non di parte.

Alla “Celebration of Hope”, presieduta da Papa Leone XIV, hanno partecipato figure simboliche come Marina Silva, ministra dell’ambiente brasiliana, e l’ex governatore della California Arnold Schwarzenegger, entrambi impegnati da anni nelle battaglie ambientali.

Dieci anni dopo, un messaggio più attuale che mai

Oggi, a dieci anni dalla sua pubblicazione, la Laudato Si’ resta un punto di riferimento globale per chiunque lavori per un futuro più giusto e sostenibile. Il WWF sottolinea che è il momento di riportare al centro del dibattito pubblico i suoi contenuti, rilanciare l’azione collettiva e contrastare la logica del profitto a ogni costo.

Solo riconoscendo la natura come bene comune e non come proprietà, sarà possibile costruire una vera giustizia climatica e ambientale.

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