Costa Teatina, venticinque anni di attesa per un parco mai nato: il WWF ricorre al Tar
La Costa Teatina è una delle aree costiere più affascinanti e preziose dell’Adriatico. Situata in Abruzzo, questa fascia litoranea custodisce ancora paesaggi intatti, un’eccezionale biodiversità e una forte identità territoriale. Eppure, a quasi venticinque anni dall’approvazione della legge che ne prevedeva la tutela, il Parco Nazionale della Costa Teatina resta un progetto incompiuto.
La sua istituzione era stata formalizzata con la Legge 8 marzo 2001, n. 93, ma da allora nessuna azione concreta è stata intrapresa per renderla operativa.
Una lunga attesa tra inerzia politica e promesse disattese
Nel 2015, dopo anni di immobilismo, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha nominato un Commissario ad acta, che ha completato la proposta di perimetrazione e redatto le misure di salvaguardia necessarie. Tuttavia, anche questo passaggio si è concluso senza esiti concreti. Da quel momento sono trascorsi altri dieci anni senza che il parco fosse effettivamente istituito.
Il risultato è che la Costa Teatina è rimasta priva di uno strumento di tutela efficace, esponendosi a interventi edilizi e trasformazioni paesaggistiche potenzialmente dannose.
Il WWF Italia si rivolge alla giustizia amministrativa
Di fronte all’inerzia istituzionale e dopo numerosi appelli inascoltati, il WWF Italia ha deciso di presentare un ricorso al TAR Abruzzo. L’azione legale, patrocinata dall’avvocato Alessandro Corporente, mira a risolvere quello che viene definito un paradosso giuridico: una legge dello Stato in vigore da oltre due decenni, ma mai applicata.
Secondo l’associazione ambientalista, è arrivato il momento di porre fine alla lunga attesa e di attuare quanto già previsto dal Parlamento italiano.
Un’occasione mancata per ambiente, turismo e sviluppo sostenibile
L’assenza del parco non solo mette a rischio l’integrità ambientale della costa, ma rappresenta anche un freno per lo sviluppo di un turismo sostenibile, capace di valorizzare le risorse naturali e culturali locali. Senza misure di salvaguardia adeguate, il territorio rischia di perdere progressivamente le sue peculiarità, compromettendo anche le opportunità economiche legate alla valorizzazione del paesaggio.
WWF: serve responsabilità istituzionale
“Il Parco della Costa Teatina non può più restare fermo sulla carta”, ha dichiarato Luciano Di Tizio, presidente del WWF Italia. L’associazione auspica che la magistratura, come già accaduto per il Parco del Matese, intervenga laddove la politica ha fallito. La richiesta è semplice: dare attuazione a una norma esistente, per tutelare un’area di valore strategico sotto il profilo ambientale, culturale e turistico.
Share this content: