Perché vola il carrello della spesa? L’analisi dell’Unc e la top ten dei rincari
L’aumento dei prezzi continua a mordere il bilancio delle famiglie italiane e il carrello della spesa vola come non mai. Secondo i dati Istat di agosto 2025, diffusi e commentati dall’Unione Nazionale Consumatori (Unc), l’inflazione annua resta significativa e segna un +1,6%, spinta principalmente dai rincari sui prodotti alimentari e su settori legati alle vacanze estive.
Che cos’è successo ad agosto?
Sebbene l’inflazione appaia in lieve calo rispetto al +1,7% registrato a luglio, questa diminuzione è più un’illusione che una realtà concreta. Infatti, mentre prezzi di spese meno frequenti nel periodo estivo come il gas sono scesi, si sono fortemente alzati i costi di beni che le famiglie non riescono a evitare, come cibo e bevande, e le spese legate ai viaggi e alle vacanze. Il risultato è un effetto complessivo di aumento della pressione sui portafogli.
Il peso sui bilanci delle famiglie
Massimiliano Dona, presidente Unc, spiega che per una famiglia con due figli l’inflazione si traduce in un aumento medio del costo della vita di 584 euro all’anno. Di questi, 366 euro sono destinati solo ai prodotti alimentari e alle bevande analcoliche. Per una coppia con un figlio, la spesa extra annua sale a 520 euro, con più di 320 euro solo per gli alimentari. Mediamente, quindi, ogni famiglia italiana deve mettere in conto 253 euro in più per mangiare e bere, e 267 euro per il carrello della spesa.
La top ten dei rincari mensili: vacanze e cibo in prima linea
Analizzando i rincari mensili, spiccano soprattutto le voci legate al turismo e ai trasporti. Al primo posto della classifica c’è il trasporto marittimo, che ad agosto registra un aumento del 30%. Seguono i voli europei con un +17,1% e i pacchetti vacanza nazionali, che hanno subito rincari del 14%. Anche i voli intercontinentali crescono del 13,4%, mentre villaggi turistici, campeggi e ostelli mostrano un aumento del 7%. Perfino i stabilimenti balneari, piscine e palestre registrano un +3,9% nonostante i rincari già avvenuti a luglio.
Nel carrello della spesa, l’aumento dei pomodori (+4,2%) riflette l’inflazione che colpisce anche prodotti alimentari freschi e di uso quotidiano.
La top ten dei rincari annui: cacao e cioccolato alle stelle
Sul fronte dell’inflazione su base annua, il prodotto più colpito è il cacao in polvere e il cioccolato, con un aumento del 24,5%. Al secondo posto ci sono i voli nazionali, i cui prezzi sono cresciuti del 23,5% rispetto ad agosto 2024, seguiti dal caffè con +22,6%. Altri prodotti che registrano aumenti importanti sono la gioielleria (+21,1%), l’energia elettrica (+20,5%) e gli agrumi (+20,3%). Anche burro, pesche, apparecchi per la cura della persona e arance compaiono nella lista dei prodotti con forti rincari.
Cosa significa tutto questo per le famiglie?
Lo studio evidenzia che il carrello della spesa è la voce più onerosa per ogni tipo di famiglia:
- Per la famiglia media il rincaro alimentare e delle bevande è di 253 euro all’anno,
- Per una coppia con un figlio la spesa in più è di 323 euro,
- Mentre per la coppia con due figli si arriva a 366 euro.
Nel complesso, il costo della vita aumenta di 584 euro annui per la famiglia con due figli, con un’incidenza molto significativa proprio sulla spesa quotidiana per cibo e bevande.
Perché i prezzi volano così tanto?
I fattori che alimentano questi rincari sono diversi. In primo luogo, il contesto internazionale continua a influenzare le materie prime, con tensioni sui mercati del cibo e dell’energia che si riflettono sui prezzi al dettaglio. Inoltre, la stagione estiva ha accentuato la domanda di servizi turistici, spingendo verso l’alto i prezzi di voli, trasporti marittimi e pacchetti vacanze. La combinazione di questi elementi crea un effetto inflazionistico che pesa sulle tasche dei consumatori.
Il carrello della spesa rovente
L’analisi dell’Unione Nazionale Consumatori mette in luce una realtà complessa: l’inflazione, pur apparentemente in discesa, condiziona pesantemente la spesa quotidiana degli italiani. Il carrello della spesa e le vacanze rappresentano due ambiti in cui i rincari risultano particolarmente rilevanti, con effetti immediati sui bilanci familiari.
Per controllare l’impatto economico, è importante che consumatori e istituzioni rimangano vigili, sensibilizzando verso politiche di contrasto alla speculazione e di tutela del potere d’acquisto.
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