Perdite occulte d’acqua: come riconoscerle e chiedere il ricalcolo della bolletta
Avete mai aperto la bolletta dell’acqua e vi siete trovati di fronte a cifre spropositate, ben al di sopra dei vostri consumi abituali? Potrebbe trattarsi di perdite occulte, ovvero perdite interne all’impianto, invisibili all’esterno, che finiscono per essere addebitate come consumi reali a costi elevati. Questo fenomeno è al centro di un recente approfondimento firmato da Unione Nazionale Consumatori, che riportiamo di seguito.
Che cosa sono le perdite occulte?
Le perdite occulte si verificano in parte dell’impianto idraulico a valle del contatore, non visibili esternamente perché interrate o incorporati nelle murature. L’acqua dispersa viene comunque conteggiata dal gestore e addebitata al consumatore, spesso con importi “gonfiati”.
Come accorgersi di una perdita occulta?
Il metodo più semplice è verificare il contatore staccando tutti i rubinetti: se continua a girare, significa che potrebbe esserci una perdita. In periodi di siccità o a seguito di movimenti del terreno, tubature interrate possono rompersi senza segnali visibili.
Cosa fare se sospetti una perdita?
- Ripara la perdita: contatta un idraulico fidato.
- Documenta l’intervento con foto, fatture, immagini del contatore prima e dopo la riparazione.
- Richiedi la depenalizzazione tariffaria, ovvero il ricalcolo dei consumi basato sulla media storica.
- Contatta il gestore: invia reclamo via PEC o raccomandata, specificando che si tratta di perdita occulta. Il gestore ha 30 giorni per rispondere.
- Se il gestore minaccia la sospensione della fornitura, invia una diffida formale ricordando di aver già presentato reclamo.
Il ruolo del gestore e gli obblighi normativi
Secondo la delibera ARERA 609/2021, i gestori devono prevedere tutele minime. In caso di consumi almeno doppi rispetto alla media giornaliera degli ultimi due anni, l’utente può ottenere:
- esonero dalle tariffe fognatura-depurazione per i volumi eccedenti;
- riduzione della tariffa acquedotto a metà della base per l’eccedenza;
- applicazione delle tutele per almeno 3 mesi per consentire la riparazione.
Inoltre, i gestori devono informare tempestivamente l’utente quando rilevano consumi anomali, come ribadito in diverse sentenze (tra cui quella del Tribunale di Cagliari che ha dato ragione al condomino vittima di perdita e fatturazione eccesiva).
Procedure pratiche attivate da alcune aziende
Alcuni gestori, come Iren, Acea e altri, mettono a disposizione moduli — spesso scaricabili online — per autorizzare il recupero parziale delle spese e la revisione della bolletta. Tali richieste sono valide se si dimostra che i consumi registrati sono almeno doppi rispetto alla media giornaliera e non si è già usufruito della procedura negli ultimi 3 anni.
In sintesi
Passaggio | Cosa fare |
---|---|
1 | Controlla regolarmente la lettura del contatore |
2 | Verifica la presenza di una possibile perdita occulta |
3 | Ripara il guasto e raccogli prova fotografica e documenti |
4 | Invia reclamo al gestore per il ricalcolo dei consumi |
5 | Se necessario, avvia procedure stragiudiziali o legali |
Le perdite occulte non vanno pagate per intero: i consumatori hanno diritto a tutele e compensazioni. Le normative ARERA e vari casi giurisprudenziali confermano la responsabilità dei gestori nel segnalare anomalie e supportare l’utente nella giusta revisione della bolletta.
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