Pfas nel sangue e aborti spontanei: nuovo studio lancia l’allarme
Le Pfas, note anche come “sostanze chimiche eterne”, sono un gruppo di oltre 16.000 composti artificiali utilizzati in numerosi prodotti di uso quotidiano per le loro proprietà idrorepellenti, antimacchia e resistenti al calore. La loro stabilità chimica le rende altamente persistenti nell’ambiente e nell’organismo umano.
Negli ultimi anni, le Pfas sono state al centro dell’attenzione per i potenziali danni alla salute, in particolare sul sistema endocrino e riproduttivo. Ora, un nuovo studio condotto dalla Shanghai Jiao Tong University School of Medicine, in collaborazione con il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, aggiunge nuovi elementi di preoccupazione.
Nuove prove sul legame tra Pfas e aborto spontaneo
La ricerca, pubblicata sulla rivista *Ecotoxicology and Environmental Safety*, ha coinvolto circa 200 donne in Cina. I risultati mostrano che coloro che hanno subito almeno due aborti spontanei o soffrono di aborti ricorrenti inspiegabili presentano concentrazioni più elevate di diversi tipi di Pfas nel sangue.
Tra le sostanze coinvolte, il PFHxS si è distinto per la sua forte associazione con i casi di aborto spontaneo. Questo composto è un inquinante idrico molto comune ed è classificato tra i Pfas “a catena corta”, considerati da alcuni meno tossici rispetto a quelli di vecchia generazione. Tuttavia, le evidenze scientifiche più recenti suggeriscono che anche questi composti possono avere effetti dannosi.
Effetti sulla fertilità e rischi per la gravidanza
Le Pfas sono già note per la loro associazione con cancro, problemi renali, disturbi del fegato e del sistema immunitario. In ambito riproduttivo, sono state collegate a difetti congeniti, basso peso alla nascita e diminuzione della qualità dello sperma maschile. Alcuni studi suggeriscono anche alterazioni genetiche che possono influenzare la salute dei figli in età adulta.
Secondo l’American College of Obstetricians and Gynecologists, circa il 5% delle donne sperimenta aborti spontanei ricorrenti, e in metà dei casi non esiste una spiegazione medica chiara. Questo rende le nuove scoperte particolarmente rilevanti.
Meccanismi biologici e necessità di ulteriori ricerche
Il meccanismo con cui le Pfas influenzano la gravidanza non è ancora del tutto chiaro. I ricercatori ipotizzano che queste sostanze possano alterare il metabolismo degli ormoni tiroidei e interferire con il sistema endocrino, contribuendo così a un aumento del rischio di aborto spontaneo. Gli autori dello studio sottolineano l’urgenza di condurre ulteriori indagini su coorti più ampie, per confermare i risultati ottenuti e valutare in modo più preciso le implicazioni sanitarie di queste esposizioni.
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