Loading Now

Pfas scoperti anche nella birra: allarme da studio americano

Pfas scoperti anche nella birra: allarme da studio americano

Un recente studio coordinato dall’American Chemical Society (ACS) ha lanciato un allarme sulla presenza di sostanze chimiche perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, note come Pfas, nella birra prodotta negli Stati Uniti. L’analisi ha mostrato che il 95% delle birre esaminate contiene questi inquinanti, con concentrazioni particolarmente elevate nelle aree colpite da contaminazione delle risorse idriche. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Environmental Science & Technology.

Cosa sono i Pfas e perché sono pericolosi

I Pfas sono sostanze chimiche artificiali caratterizzate da una forte resistenza ambientale, tanto da essere chiamate “sostanze chimiche eterne”. Utilizzate in molti prodotti di uso quotidiano come padelle antiaderenti, vernici e cosmetici, sono difficili da degradare e si accumulano nell’ambiente per migliaia di anni. Sono inoltre legate a potenziali rischi per la salute, tra cui effetti sul sistema immunitario, endocrino, sulla fertilità e un aumento di alcune neoplasie.

Il legame tra contaminazione idrica e presenza di Pfas nella birra

Nonostante molti birrifici adottino sistemi di filtraggio e trattamento dell’acqua, questi non sono progettati per eliminare i Pfas. Lo studio ha evidenziato che circa il 18% dei birrifici statunitensi si trova in aree con acqua potabile contaminata da Pfas. I ricercatori hanno adattato un metodo di misurazione dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana per analizzare 23 birre provenienti da diverse zone, riscontrando una presenza diffusa di Pfas, in particolare perfluorottano solfonato (Pfos) e acido perfluoroottanoico (Pfoa).

Concentrazioni più alte nelle aree maggiormente contaminate

La ricerca ha anche rilevato una forte correlazione tra i livelli di Pfas nell’acqua potabile comunale e quelli riscontrati nelle birre prodotte localmente. Un esempio significativo è il bacino del fiume Cape Fear, in Carolina del Nord, noto per la contaminazione da Pfas, dove sono state trovate le concentrazioni più elevate e una maggiore varietà di sostanze chimiche eterne nelle birre.

La necessità di aggiornare i trattamenti dell’acqua

I risultati dello studio sottolineano l’urgenza di migliorare i metodi di trattamento delle acque non solo negli impianti di produzione della birra, ma anche nei sistemi idrici pubblici. Jennifer Hoponick Redmon, tra gli autori dello studio, ha dichiarato di sperare che queste scoperte stimolino nuove strategie e politiche per ridurre la presenza di Pfas nei prodotti futuri.

Share this content: