PFU Zero: recuperati circa 6mila kg di pneumatici fuori uso a Milazzo

Un mare più pulito, un ecosistema più sano e una lezione concreta di tutela ambientale: sono questi i risultati dell’iniziativa “PFU Zero”, il progetto portato avanti da Fondazione Marevivo ed EcoTyre per contrastare l’inquinamento causato dai Pneumatici Fuori Uso (PFU).

In occasione dell’intervento tenutosi a Milazzo, in provincia di Messina, sono stati recuperati circa 6.000 kg di PFU dai fondali marini, con il supporto del Comune di Milazzo, della Guardia Costiera e dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo. Un’operazione di grande valore ambientale che testimonia l’efficacia della collaborazione tra enti pubblici, associazioni, professionisti del mare e cittadini.

Il progetto, giunto alla sua XII edizione, ha previsto anche attività di educazione ambientale rivolte agli studenti degli istituti comprensivi “Secondo” e “Terzo” di Milazzo. Un momento di formazione per le nuove generazioni, sempre più centrali nella lotta all’inquinamento.

PFU: da rifiuto pericoloso a risorsa circolare

I PFU rappresentano un serio pericolo per gli ecosistemi marini, in quanto rifiuti “permanenti” che non si degradano e possono restare nell’ambiente per centinaia di anni. Tuttavia, se raccolti e correttamente trattati, possono essere riciclati al 100% per la produzione di materiali come pavimentazioni antiurto, pannelli fonoassorbenti, arredi urbani e asfalti.

“Recuperare questi pneumatici dai fondali e riciclarli è fondamentale – ha dichiarato Carmen Di Penta, Direttrice Generale di Marevivo –. Solo così possiamo evitare danni irreparabili agli ecosistemi e al tempo stesso creare nuove risorse, insegnando alle nuove generazioni il valore del rispetto ambientale.”

“Anche quest’anno siamo al fianco di Marevivo per ridurre l’impatto ambientale dei PFU – ha aggiunto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre –. Con il nostro impegno promuoviamo un modello virtuoso basato sull’economia circolare e su una corretta informazione”.

Il progetto PFU Zero si conferma così un esempio concreto di buona pratica ambientale, capace di coniugare azione sul territorio, educazione civica e sostenibilità.