Trattato plastica, perché siamo lontani dall’obiettivo secondo Plastic Free Onlus
Alla quinta sessione dell’Intergovernmental Negotiating Committee (INC-5), il processo negoziale delle Nazioni Unite per un trattato globale giuridicamente vincolante contro l’inquinamento da plastica, Plastic Free Onlus – presente a Ginevra come Osservatore dal 2019 – evidenzia come i Paesi siano ancora lontani da un consenso su questioni chiave.
Divergenze critiche nei negoziati
Secondo Plastic Free Onlus, le principali difficoltà riguardano la definizione delle plastiche problematiche e prioritarie, l’inclusione delle microplastiche, i meccanismi di finanziamento per i Paesi in via di sviluppo, e l’adozione di obiettivi chiari e misurabili di riduzione e gestione sostenibile. Il testo negoziale si è fatto più complesso e frammentato, allontanando la possibilità di un accordo condiviso.
Preoccupazioni per le influenze industriali
L’associazione sottolinea inoltre la preoccupazione per la presenza significativa di rappresentanti dell’industria della plastica in alcune delegazioni, che rischia di limitare la volontà di raggiungere un accordo ambizioso e vincolante.
L’appello di Plastic Free Onlus
Silvia Pettinicchio, Global Strategy Director di Plastic Free Onlus, invita tutti i delegati a mettere da parte interessi particolari e ad agire con coraggio e responsabilità per un trattato globale efficace, inclusivo e tempestivo. Pettinicchio ribadisce che l’assenza di consenso non deve scoraggiare, ma anzi stimolare un raddoppio dell’impegno per proteggere il pianeta e le comunità dall’emergenza plastica.
L’impegno italiano e il rischio dei ritardi
Plastic Free Onlus riconosce l’impegno della delegazione italiana, attiva nella High Ambition Coalition, gruppo di Paesi che spinge per un trattato forte senza compromessi al ribasso. Tuttavia, i ritardi nei negoziati mettono a rischio il rispetto della scadenza per fine 2024, compromettendo l’adozione tempestiva di un accordo ambizioso e vincolante.
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