Plastic Tax rinviata al 2027: imprese soddisfatte, dubbi sull’efficacia ambientale
Con il Documento programmatico di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri, il governo ha stabilito un nuovo rinvio per la Plastic Tax. L’imposta ambientale non entrerà in vigore prima del 31 dicembre 2026, posticipando nuovamente l’attuazione di una misura che resta sulla carta ma che, di fatto, continua a essere sospesa.
La tassa sulla plastica
Introdotta con la Legge di Bilancio 2020, la Plastic Tax avrebbe dovuto colpire i manufatti in plastica monouso e gli imballaggi contenenti plastica vergine non riciclata, con una tariffa di 0,45 euro al chilo. L’intento originario era quello di disincentivare l’uso di plastica non riciclabile e promuovere alternative più sostenibili per l’ambiente.
Le motivazioni del rinvio
Secondo quanto riportato nella manovra economica, la proroga risponde all’esigenza di evitare ricadute economiche negative per imprese e famiglie. Il governo ha citato la necessità di prevenire aumenti dei prezzi sui beni di largo consumo e di predisporre un sistema di controllo più efficiente e uniforme per l’applicazione della tassa.
Le reazioni delle imprese
Il rinvio della Plastic Tax è stato accolto positivamente dalle principali associazioni di categoria. Massimo Centonze, presidente di Unionplast, ha definito la decisione “di buon senso”, sottolineando come le aziende del comparto abbiano già investito in innovazione e riciclo. Secondo Centonze, una tassa generalizzata sulla plastica vergine avrebbe finito per penalizzare anche chi si sta impegnando in un percorso virtuoso di sostenibilità.
Il punto di vista del settore alimentare
Anche Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare, ha espresso soddisfazione per il provvedimento, ritenendolo vantaggioso sia per le imprese sia per i consumatori. Mascarino ha ringraziato il governo per non aver ceduto a quella che ha definito una pressione ideologica, ribadendo che né la Plastic Tax né la Sugar Tax rappresentano strumenti efficaci per migliorare l’ambiente o la salute pubblica.
Misura sospesa tra economia e sostenibilità
Il dibattito sulla Plastic Tax resta aperto. Se da un lato il rinvio risponde a preoccupazioni economiche concrete, dall’altro evidenzia le difficoltà del Paese nell’affrontare in modo strutturale la questione dell’inquinamento da plastica. La sfida futura sarà trovare un equilibrio tra tutela dell’ambiente e sostenibilità economica per le imprese, adottando soluzioni che siano efficaci, eque e applicabili.
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