Marevivo: “La plastica ci invade ma nessuno ne parla”
Un appello di Marevivo ai media denuncia il fallimento dei negoziati di Ginevra per un Trattato globale sulla plastica. Interessi economici bloccano l’accordo, mentre la scienza lancia l’allarme sulle microplastiche nel corpo umano e le loro possibili conseguenze.
“La plastica ci invade. La Conferenza Onu di Ginevra è stata un fallimento. E nessuno ne parla”. Con queste parole, l’associazione ambientalista Marevivo ha inviato una lettera aperta ai direttori dei media, denunciando il “silenzio assordante” che ha accompagnato il fallimento dei recenti negoziati internazionali, cruciali per avviare un Trattato globale sulla regolamentazione della plastica.
I Paesi che si sono opposti all’accordo
Nonostante la presenza di ben 184 nazioni, l’accordo è naufragato a causa dell’opposizione di appena una decina di Paesi. Tra i contrari figurano:
- Stati Uniti
- Arabia Saudita
- Russia
- Cina
- India
- Iran
- Brasile
- Cuba
- Pakistan
- Kenya
- Nicaragua
Come sottolinea Marevivo, si tratta di nazioni che, per diversi motivi, proteggono forti interessi economici legati alla filiera della plastica e del petrolchimico, impedendo un accordo che avrebbe potuto segnare una svolta storica per il futuro del pianeta.
Le microplastiche e i rischi per la salute
L’organizzazione ambientalista definisce l’inquinamento da plastica una vera e propria “emergenza planetaria”. Le ricerche più recenti hanno confermato che le microplastiche sono state rinvenute in ogni angolo del nostro corpo: dal sangue umano al cervello, dalla placenta al latte materno, dalle arterie al liquido seminale.
Le indagini scientifiche sono ancora in corso, ma si sospetta un legame tra queste particelle e disturbi gravissimi come ictus, infertilità, obesità e alterazioni neurologiche. Il danno, avverte Marevivo, è ormai “sistemico”.
“Silenzio mediatico e lobby potenti”
Marevivo si chiede perché, di fronte a una crisi di tale portata, l’informazione tace. Il sospetto è che si stiano proteggendo gli interessi delle lobby più potenti al mondo: quelle della plastica, della chimica, del petrolio e della grande distribuzione.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha già definito il rischio di non agire come un “suicidio collettivo”. Per questo, Marevivo lancia un appello finale a tutti, affinché si superi l’indifferenza e si tratti la crisi da plastica per quella che è: “una vera e propria minaccia esistenziale”.
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