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Plastica negli Oceani: la mappa dei rischi del “nastro trasportatore” degli inquinanti

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Plastica negli Oceani: la mappa dei rischi del “nastro trasportatore” degli inquinanti

La plastica negli oceani rappresenta una delle minacce ambientali più gravi del nostro tempo. Un recente studio dell’Università di Tulane ha realizzato la prima mappa globale che identifica le zone a maggior rischio per gli ecosistemi marini, offrendo nuove prospettive per indirizzare gli interventi di pulizia e protezione.

I Principali Rischi per la Vita Marina

La ricerca evidenzia quattro modalità con cui la plastica danneggia la fauna marina: ingestione, intrappolamento, trasporto di inquinanti tossici e rilascio di sostanze chimiche durante il degrado. Le aree più critiche includono il Pacifico e l’Atlantico settentrionale, il Nord dell’Oceano Indiano e le coste dell’Asia orientale, specialmente quelle ricche di vita marina.

La Plastica come Vettore di Sostanze Tossiche

Uno degli aspetti più preoccupanti è il ruolo della plastica come “nastro trasportatore” di contaminanti pericolosi, come il metilmercurio e i cosiddetti “forever chemicals” PFOS. Questi inquinanti si accumulano nella catena alimentare marina e possono avere conseguenze anche sulla salute umana attraverso il consumo di pesce.

Proiezioni Future Allarmanti

Gli scienziati prevedono un aumento di oltre tre volte del rischio di ingestione di plastica da parte degli animali marini entro il 2060, se non verranno adottate misure globali più efficaci per ridurre la produzione e migliorare la gestione dei rifiuti plastici, specialmente nelle regioni in rapido sviluppo.

Il Fallimento delle Negoziazioni ONU sulla Plastica

Mentre la comunità scientifica sottolinea l’urgenza del problema, le trattative per un trattato internazionale sulla plastica, tenutesi a Ginevra nell’agosto 2025, si sono concluse senza accordo. Le divergenze riguardo ai limiti di produzione e alle regolamentazioni chimiche, ostacolate da alcuni paesi produttori di petrolio, hanno bloccato un passo cruciale verso la tutela degli oceani.

Questa nuova mappa globale costituisce uno strumento essenziale per focalizzare le azioni di contrasto alla plastica negli oceani. Solo attraverso una cooperazione internazionale decisa e strategie mirate sarà possibile proteggere la biodiversità marina e la salute umana dai pericoli legati alla plastica.

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