Povertà energetica, Unione Nazionale Consumatori: “Governo abbassi le imposte”
L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) lancia un forte allarme sulla povertà energetica in Italia, criticando apertamente le politiche del Governo. Commentando un recente focus Istat, l’associazione definisce il quadro “desolante” e chiede un immediato cambio di rotta, a partire dalla riduzione delle imposte su luce e gas.
Beneficiari in crollo e aiuti insufficienti
Secondo Marco Vignola, vicepresidente di UNC, l’analisi Istat confermerebbe che l’attuale governo ha “drasticamente ridotto gli aiuti” rispetto al precedente esecutivo guidato da Mario Draghi. I dati mostrano una drastica contrazione della platea dei beneficiari, che è crollata da 4,5 milioni nel 2023 a 2,7 milioni. Questo calo, a giudizio dell’associazione, rappresenta un “errore gravissimo”.
L’UNC ritiene che i tentativi di porre rimedio, come il bonus di 200 euro, siano stati insufficienti. Si è trattato di una misura una tantum che, per di più, ha riguardato solo l’elettricità, escludendo il gas. Vignola sottolinea il contrasto con la politica del Governo Draghi, che aveva azzerato gli oneri di sistema e abbassato l’IVA sul gas al 5% per tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito.
Imposte elevate e proposte concrete
Il vicepresidente Vignola critica la scelta del governo di tagliare l’Irpef per i redditi medio-alti (€28.000-€50.000), sostenendo che la priorità dovrebbe essere la riduzione del costo dell’energia, che “spolpa i bilanci sia delle famiglie che delle imprese”. Secondo l’UNC, è paradossale che, pur avendo un costo dell’energia più alto rispetto ad altri Paesi, il governo italiano applichi imposte superiori alla media europea.
Per questo, l’associazione avanza due richieste al governo:
- Abbassare l’IVA sul gas.
- Ripristinare la soglia ISEE per l’accesso ai bonus sociali, portandola da 9.530 a 15.000 euro, come era in precedenza.
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