Festambiente, Premio Ambiente e Legalità: riconoscimento ai protagonisti della lotta contro l’ecomafia
La seconda giornata di Festambiente 2025, inaugurata ieri a Rispescia (GR), è dedicata ai custodi dell’ambiente, con la consegna del Premio nazionale Ambiente e Legalità, promosso da Legambiente e Libera. Il riconoscimento è stato assegnato a magistrati, forze dell’ordine, ricercatori e personalità impegnate nella promozione della cultura della legalità e della pace, in un anno segnato da oltre 40.500 reati ambientali, in aumento del 14,4% rispetto al 2023.
Giustizia ambientale
Giunto alla ventunesima edizione, il premio valorizza il lavoro di chi si oppone all’abusivismo edilizio, alle filiere illegali dell’agroalimentare, al traffico illecito di rifiuti e ai crimini contro gli animali. Diciotto i riconoscimenti assegnati nel 2025, a figure chiave nella lotta alla criminalità ambientale e alla difesa dei diritti civili.
Tra i premiati: magistrati, forze dell’ordine e ricercatori
Il premio è stato conferito a:
Pierpaolo Bruni, Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, per il sequestro e la demolizione di immobili abusivi legati alla camorra;
Maggiore Aldo Di Foggia, Arma dei carabinieri, per l’attività di analisi sulle attività criminali ambientali e il supporto al Rapporto Ecomafia;
Andrea Carnì, ricercatore e saggista, per l’indagine sulle “navi dei veleni” e il caso De Grazia;
Reparto Tutela Agroalimentare di Messina, per le indagini antimafia sui fondi agricoli;
Guardia di finanza di Lecce, per l’operazione “Fuori Gioco” contro lo smaltimento illecito di rifiuti.
Premiati anche i carabinieri forestali e i nuclei Cites per le operazioni contro il bracconaggio e il traffico illegale di avifauna, la Polizia locale di Pistoia per la scoperta di una vasta discarica abusiva, e il Nipaaf di Grosseto e l’Ufficio Marittimo di Porto Santo Stefano per indagini su occupazioni abusive e rifiuti in aree vincolate.
Premi anche per chi promuove la pace e la cultura ambientale
Oltre alle forze dell’ordine, il premio ha riconosciuto l’impegno civile di personalità pubbliche:
Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, per il costante impegno per la pace in Medio Oriente;
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, per la capacità di raccontare con ironia e rigore le connessioni tra cultura, ambiente e mafia;
Vasco Rossi, per il contributo artistico e sociale a sostegno della legalità, dell’ambiente e della pace.
L’impegno di Legambiente e Libera contro l’ecomafia
Secondo Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, il contrasto ai reati ambientali resta una priorità in un contesto in cui le minacce si moltiplicano e la politica rischia di perdere attenzione sul tema. Il premio rappresenta un’occasione per rilanciare l’impegno per la giustizia ambientale e la legalità democratica.
Conflitto in Palestina
Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente, ha sottolineato la scelta di assegnare un premio speciale a Padre Faltas per evidenziare la vicinanza al popolo palestinese. Il suo impegno per la pace, la convivenza e la tutela dei diritti umani è riconosciuto come un messaggio forte in un’edizione del festival dedicata anche all’antimafia sociale e alla sostenibilità.
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