Premio Luisa Minazzi 2025: sei storie di impegno ambientale e civile in corsa per il riconoscimento
Sono sei le storie protagoniste dell’edizione 2025 del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia, insieme alla Città di Casale Monferrato e ad altri enti locali. Il riconoscimento, giunto alla sua sedicesima edizione, sarà consegnato il prossimo 28 novembre, al termine del Festival della virtù civica, nella città piemontese simbolo della lotta contro l’amianto.
I sei candidati
I finalisti dell’edizione 2025 sono stati selezionati da un comitato di esperti e giornalisti tra oltre cento candidature. Ciascuno di loro rappresenta un percorso personale di impegno concreto per l’ambiente, la giustizia e la responsabilità civica.
Elisa Palazzi, climatologa e docente all’Università di Torino, studia gli effetti del cambiamento climatico sulle montagne, considerate sentinelle del clima.
Luigi Aloisio, sindaco di San Sostene in Calabria, ha guidato una trasformazione ambientale locale con politiche virtuose che combinano risparmio energetico e occupazione.
Piergiorgio Boscagin ed Enrico Varali, attivisti del Veneto, sono impegnati nella denuncia degli inquinatori industriali, unendo competenze ambientali e legali.
Ferdinando Cotugno, giornalista e autore, ha dato voce alla crisi climatica con articoli e inchieste che mettono al centro ecologia e politica.
Masseria Ferraioli, ad Afragola, è un bene confiscato alla camorra trasformato in presidio di biodiversità, agricoltura sociale e orti urbani.
Livio Favaro, zoologo all’Università di Torino, ha sviluppato tecniche non invasive per il monitoraggio della fauna a rischio.
Premio dedicato a Luisa Minazzi, simbolo di coraggio civile
Il riconoscimento porta il nome di Luisa Minazzi, attivista e dirigente scolastica morta per l’esposizione all’amianto. La sua battaglia per la salute pubblica e la bonifica di Casale Monferrato è ancora oggi un esempio di impegno e determinazione. La città, grazie agli sforzi collettivi, è oggi uno dei luoghi italiani con minori concentrazioni di fibre di amianto nell’aria.
La partecipazione pubblica
Chiunque potrà votare il proprio candidato preferito fino alla mezzanotte del 23 novembre, tramite il sito ufficiale (http://www.premioluisaminazzi.it). Le storie dei sei finalisti saranno raccontate anche all’interno delle scuole superiori del territorio, per sensibilizzare le nuove generazioni ai temi dell’ambientalismo e della responsabilità civica.
Valori come solidarietà, legalità, giustizia ambientale e partecipazione attiva accomunano i sei candidati, che rappresentano un’Italia spesso poco visibile ma profondamente impegnata nel costruire un futuro più sostenibile.
Il Festival della virtù civica e la cerimonia finale
Come ogni anno, il Festival della virtù civica accompagnerà il percorso del premio con incontri pubblici, dibattiti, attività nelle scuole e momenti di confronto tra i protagonisti. Il programma del festival è in via di definizione e culminerà nella cerimonia conclusiva, che si terrà venerdì 28 novembre alle 17 presso l’Aula consiliare del Comune di Casale Monferrato.
Un’Italia che resiste, crea e innova
Le esperienze dei candidati dimostrano che, nonostante le crisi globali e le difficoltà del presente, è possibile attivare un cambiamento positivo partendo dai territori. Dalla legalità alla biodiversità, dalla divulgazione scientifica all’azione politica locale, ogni storia offre una via concreta per affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
Come ricordano gli organizzatori, il premio è anche uno strumento per ispirare altri cittadini e amplificare l’impatto delle buone pratiche, offrendo visibilità a chi quotidianamente lavora per una società più equa, giusta e sostenibile.
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