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Balneabilità, rapporto Ue: Italia a livelli di eccellenza. Ecco quali sono le coste sul podio

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Balneabilità, rapporto Ue: Italia a livelli di eccellenza. Ecco quali sono le coste sul podio

Un recente rapporto della Commissione europea conferma l’ottimo stato delle acque balneabili in Europa. Su un totale di 22.000 località analizzate in 29 Stati, ben il 96% delle acque è giudicato sicuro per la balneazione. Il report sottolinea che oltre l’85% dei siti esaminati ha ottenuto una valutazione “eccellente”, grazie soprattutto agli investimenti nel trattamento delle acque reflue.

L’Italia sul podio: qualità eccellente per il 95,7% delle coste

In linea con la media europea, i dati forniti dal Sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa) mostrano un quadro molto positivo per l’Italia. Oltre 5.000 chilometri di litorale, equivalenti al 95,7% della costa analizzata, rientrano nella classe di qualità “eccellente”. Una percentuale stabile e in costante miglioramento negli ultimi anni.

La classifica delle regioni italiane con la migliore qualità delle acque vede al primo posto la Puglia, dove il 99,7% della costa è considerato “eccellente”. A seguire, spicca il Friuli-Venezia Giulia con il 99,6%, e la Sardegna, terza con il 98,7%. L’isola si distingue in particolare per l’estensione del suo litorale di alta qualità, con ben 1.390 chilometri di costa “eccellente”.

Criticità e allarmi: il caso della Spagna e i rischi futuri

Nonostante i dati positivi, il rapporto mette in luce alcune criticità. In Spagna, ad esempio, l’organizzazione Ecologistas en Acción ha assegnato “Bandiere Nere” a 48 spiagge, evidenziando problemi legati all’urbanizzazione della costa, carenze negli impianti di depurazione e inquinamento da plastica.

La Commissione UE invita a non abbassare la guardia. Il rapporto mette in guardia sull’inquinamento ancora significativo delle acque superficiali e sottolinea che il cambiamento climatico può esacerbare queste problematiche. Migliorare la resilienza idrica diventerà fondamentale nei prossimi anni per proteggere sia le persone che l’ambiente.

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