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Rapporto UNICEF: lo smog uccide 1 neonato su 5 in Asia Centrale

Rapporto UNICEF: lo smog uccide 1 neonato su 5 in Asia Centrale

Un nuovo rapporto dell’UNICEF rivela che nel 2021, l’inquinamento atmosferico ha causato la morte di 6.441 bambini e adolescenti in 23 paesi tra Europa e Asia Centrale.

Il dato più allarmante è che l’85% di questi bambini è morto nel primo anno di vita. Uno su cinque decessi tra i neonati è stato collegato direttamente all’inquinamento dell’aria, in particolare al particolato fine (PM2.5) presente nell’ambiente e all’interno delle case. Secondo l’UNICEF, “Tutte queste morti erano prevenibili.”

Anni di vita persi

A causa dell’inquinamento atmosferico, i bambini e gli adolescenti della regione hanno perso oltre 580.000 anni di vita sana nel 2021. L’inquinamento dell’aria si è dimostrato più pericoloso di altri rischi ambientali, come l’acqua contaminata o le alte temperature.



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Effetti sulla salute

Il particolato fine (PM2.5) può avere effetti gravi già durante la gravidanza, aumentando il rischio di aborti spontanei, nascite premature e basso peso alla nascita. Per le donne incinte, l’esposizione al PM2.5 aumenta anche il rischio di diabete gestazionale, ipertensione e depressione post-partum. Dopo la nascita, l’aria inquinata può influire sullo sviluppo del cervello e dei polmoni del bambino, aumentando il rischio di malattie come asma e polmonite.

Fonti dell’inquinamento

L’inquinamento atmosferico in Europa e Asia Centrale è causato principalmente dai combustibili fossili utilizzati per riscaldare case, aziende e istituzioni. Il carbone è particolarmente dannoso per la salute dei bambini. Il riscaldamento domestico durante l’inverno, specialmente con carbone, è una delle principali fonti di particelle PM2.5 e PM10.

Le raccomandazioni dell’UNICEF

L’UNICEF chiede ai governi di investire nella prevenzione dell’inquinamento, promuovere l’uso di energie pulite e sviluppare sistemi di allerta per la qualità dell’aria nelle scuole e negli asili. Migliorare la raccolta dei dati sull’inquinamento locale e promuovere campagne per l’efficienza energetica nelle case sono altre misure raccomandate.

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