60 milioni per la differenziata: ecco il piano rifiuti della Regione Lazio
La Regione Lazio ha stanziato complessivamente 60 milioni di euro nell’ambito del PR FESR LAZIO 2021-2027, per potenziare il ciclo della gestione dei rifiuti e accelerare la transizione verso un’economia circolare. Durante un incontro presso la Sala Tevere, alla presenza del presidente Francesco Rocca, dell’assessore Fabrizio Ghera e del direttore Wanda D’Ercole, sono stati illustrati i progetti e gli investimenti destinati a 76 Comuni e 2 Enti Locali partecipanti al bando Lazio Innova.
Gli investimenti si strutturano su tre principali atti di Giunta
- La D.G.R. n.1149/2024 ha destinato 18,7 milioni di euro ai Comuni per il potenziamento della raccolta differenziata, raddoppiando la dotazione iniziale a seguito del successo del bando.
- La D.G.R. n.227/2025 ha stanziato oltre 19 milioni per progetti di Centri di Raccolta, Isole Ecologiche e compostaggio con fondi europei FESR, ottimizzando tempi e risorse.
- La D.G.R. n.793/2025 con 21,3 milioni per ammodernare e riconvertire impianti esistenti, ampliare la capacità di trattamento dei rifiuti e introdurre innovazioni tecnologiche.
Il sistema regionale
L’obiettivo è migliorare e innovare la raccolta differenziata, ammodernare la rete degli impianti di riciclo, e promuovere efficienza e sostenibilità nella gestione dei rifiuti urbani. La Regione Lazio punta così a riallineare il sistema regionale, che nel 2023 ha raggiunto una raccolta differenziata media del 55,42%, con significative differenze tra Roma Capitale (46,6%) e le altre province, molte delle quali superano il 65%.
Il presidente Rocca ha sottolineato l’importanza dell’investimento come parte di una strategia coordinata e di un cambiamento culturale verso l’ambiente, mentre l’assessore Ghera ha evidenziato l’impegno per colmare i gap e favorire pratiche virtuose sul territorio.
La produzione dei rifiuti urbani
Di seguito una tabella che mostra la produzione dei rifiuti urbani e la percentuale di raccolta differenziata per provincia, evidenziando una realtà regionale a doppia velocità con Roma Capitale sotto la media e le province con performance più elevate.

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