Rinnovabili: Lazio, Lombardia e Veneto guidano la transizione energetica
L’Italia sta accelerando la transizione energetica, ma l’adozione delle fonti rinnovabili varia notevolmente da regione a regione. È quanto emerge dall’ultima analisi di Ener2Crowd, piattaforma leader negli investimenti ESG, che ha classificato le regioni italiane in base al loro stato di avanzamento rispetto agli obiettivi del Decreto Aree Idonee 2024.
L’analisi considera la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, la crescita della capacità installata dal 2021 al 2024, l’andamento delle autorizzazioni per nuovi impianti e la situazione infrastrutturale legata a reti e sistemi di accumulo.
Le regioni che hanno superato i target di capacità rinnovabile
Alcune regioni hanno già oltrepassato i target stabiliti dal decreto, dimostrando un ritmo di crescita sostenuto e un mercato reattivo. Tra queste:
Lazio: +963 MW oltre il target
Lombardia: +546 MW
Veneto: +316 MW
Piemonte: +311 MW
Friuli-Venezia Giulia: +255 MW
Campania: +178 MW
Emilia-Romagna: +155 MW
Trentino-Alto Adige: +110 MW
Il Lazio si conferma la regione più virtuosa, avendo già raggiunto il 39,9% del proprio obiettivo al 2030. Seguono Trentino-Alto Adige (33,9%) e Friuli-Venezia Giulia (33,6%).
Le regioni più indietro nella transizione energetica
Al contrario, alcune regioni registrano ritardi significativi rispetto agli obiettivi. Le più distanti dai target sono:
Puglia: -316 MW
Sardegna: -186 MW
Calabria: -163 MW
Secondo Ener2Crowd, tuttavia, in queste aree il gap potrebbe essere colmato con uno o pochi impianti di medie o grandi dimensioni, grazie al buon potenziale rinnovabile disponibile.
Classificazione delle regioni
Ener2Crowd ha suddiviso le regioni italiane in tre macro-categorie, basandosi su criteri oggettivi legati a produzione, capacità installata, pipeline autorizzative e stato delle infrastrutture.
Gruppo leader
Comprende le regioni che hanno superato o sono vicine ai target regionali, con una quota di energia rinnovabile superiore alla media e una rete in evoluzione positiva. Ne fanno parte:
Lazio: crescita rapida e mercato dinamico
Lombardia: sviluppo del fotovoltaico e flessibilità di rete
Veneto: autorizzazioni snelle e installazioni in aumento
Puglia: tra le prime nell’eolico e nel fotovoltaico su larga scala
Sicilia: grande potenziale e forte pipeline di progetti
Trentino-Alto Adige: alta quota idroelettrica e focus su storage
Valle d’Aosta: profilo energetico molto “green”
Sardegna: potenziale elevato e attenzione agli accumuli per l’insularità
Gruppo in progress
Regioni che seguono l’andamento nazionale, con buoni risultati ma ancora margini di miglioramento, soprattutto sul fronte delle reti e dei permessi. Fanno parte di questo gruppo:
Emilia-Romagna
Toscana
Piemonte
Friuli-Venezia Giulia
Marche
Umbria
Abruzzo
Campania
Basilicata
Liguria
Gruppo ritardatario
Comprende le regioni dove la dotazione rinnovabile è ancora limitata e i processi autorizzativi risultano lenti. La capacità di connessione e lo sviluppo delle reti restano i principali ostacoli. Ne fanno parte:
Calabria: grande potenziale, ma iter da sbloccare
Molise: progetti selezionati, ma scala territoriale ridotta
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