L’allarme del WWF: rischio retromarcia sul regolamento europeo contro la deforestazione
A pochi mesi dalla Conferenza delle Parti sul clima (COP30), il Regolamento europeo contro la deforestazione è oggetto di forti critiche per le possibili modifiche proposte dalla Commissione. Il WWF Italia ha lanciato un appello urgente contro il rischio di un indebolimento normativo che comprometterebbe anni di battaglie ambientali e l’integrità della strategia europea sul clima.
Adottato nel 2023 dopo una lunga mobilitazione pubblica, il Regolamento mira a impedire che il consumo europeo contribuisca alla deforestazione, sia all’interno che al di fuori dei confini dell’Unione.
La Commissione UE propone modifiche che ne svuotano l’efficacia
Il WWF denuncia che, anziché affrontare i presunti problemi informatici legati all’attuazione del Regolamento, la Commissione europea ha scelto di proporre un rinvio parziale e modifiche che ne altererebbero la struttura originaria. Una mossa che, secondo l’associazione ambientalista, rappresenta un grave passo indietro per la tutela delle foreste e per la credibilità dell’Unione come leader ambientale.
Queste modifiche, se approvate, aumenterebbero i rischi di illegalità lungo le catene di approvvigionamento e vanificherebbero gli investimenti delle aziende che hanno già lavorato per rendere i propri processi produttivi più sostenibili e conformi.
Foreste a rischio
Il WWF ribadisce che le foreste non sono merce di scambio. La loro tutela è fondamentale per:
il mantenimento della stabilità climatica globale;
la protezione della biodiversità;
la salvaguardia dei diritti delle popolazioni indigene e locali.
In un contesto globale segnato dalla crisi climatica, qualsiasi arretramento normativo rischia di compromettere gli obiettivi di lungo termine degli Accordi di Parigi.
Appello del WWF a istituzioni e imprese italiane
Il WWF Italia invita il Parlamento europeo e il Governo italiano a:
sostenere l’applicazione integrale e tempestiva del Regolamento;
evitare ulteriori ritardi o compromessi normativi;
dare voce agli oltre 1,1 milioni di cittadini europei che hanno chiesto un’azione decisa contro la deforestazione.
Allo stesso tempo, l’associazione ambientalista si rivolge al mondo imprenditoriale, esortando le aziende a:
mantenere e rafforzare i propri sistemi di due diligence;
garantire filiere trasparenti, tracciabili e prive di deforestazione;
contribuire concretamente alla protezione degli ecosistemi e al rispetto dei diritti umani.
Passo indietro che mina la credibilità europea
La proposta di modifica del Regolamento arriva in un momento cruciale: a poche settimane dalla COP30, che si svolgerà in Brasile, nel cuore della regione amazzonica, epicentro globale della deforestazione.
Secondo il WWF, questa mossa rischia di minare la credibilità dell’Unione Europea come attore chiave nella lotta ambientale e di compromettere la possibilità di trasformare davvero le catene di approvvigionamento in filiere a deforestazione zero.
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