Rendiconto nivometrico 2024-25: Piemonte e Valle d’Aosta tra deficit di neve e valanghe
Ieri mattina, presso la sede di Arpa Piemonte, è stato presentato il rendiconto nivometrico della stagione invernale 2024-25 per Piemonte e Valle d’Aosta. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, tra cui Secondo Barbero, Direttore Generale di Arpa Piemonte, e il Presidente della Valle d’Aosta Renzo Testolin, in collegamento da remoto. L’appuntamento annuale ha l’obiettivo di informare la collettività sui dati di neve e valanghe e sensibilizzare sull’importanza della sicurezza in montagna.
Sicurezza in montagna e investimenti regionali
Secondo Barbero ha sottolineato l’importanza di aggiornamenti costanti sullo stato dell’innevamento e del pericolo valanghe, pubblicati settimanalmente da Arpa Piemonte. Il Presidente Testolin ha evidenziato la necessità di cooperazione tra enti regionali e programmi transfrontalieri. L’assessore Marco Gallo ha annunciato investimenti regionali per la sicurezza, tra cui fondi per le Commissioni Locali Valanghe e strumenti tecnologici per il monitoraggio, insieme al supporto dell’Osservatorio sui cambiamenti climatici.
Dati della stagione invernale 2024-25
La stagione 2024-25 sull’arco alpino piemontese è stata caratterizzata da un marcato deficit di neve fresca rispetto alla media trentennale (1991–2020), con una riduzione stimata tra il 20 e il 40% soprattutto alle quote inferiori dei settori meridionali. Il numero di giorni con neve al suolo ha mostrato un calo del 20-50% nelle zone meridionali, mentre le aree settentrionali e occidentali hanno mantenuto valori medi o leggermente superiori.
Le cumulate di neve fresca sono state scarse fino ai mesi centrali dell’inverno, concentrandosi sui settori di confine. Solo con le nevicate di marzo e aprile si è osservato un buon innevamento diffuso, con l’attivazione di siti valanghivi anche in fondovalle.
Pericolo valanghe e incidenti
Il grado di pericolo valanghe ha oscillato tra 1-Debole alle quote inferiori e 2-Moderato alle quote elevate, con picchi di 3-Marcato e 4-Forte durante le perturbazioni primaverili più intense. Sono state registrate valanghe particolari, come gli slush flow, formate da neve satura d’acqua, che hanno in alcuni casi interessato viabilità e abitazioni in Val Formazza, Valle Anzasca, Val Sesia e Valle Soana.
Durante la stagione 2024-25 si sono verificati 11 incidenti con 21 persone coinvolte, tra cui 5 feriti e 3 decessi. La maggior parte degli incidenti ha riguardato scialpinisti e strati deboli formatisi a inizio stagione a causa della scarsità di neve.
Strategie di prevenzione e monitoraggio
La presentazione del rendiconto nivometrico evidenzia l’importanza della prevenzione, della raccolta dati e del monitoraggio scientifico per garantire la sicurezza di chi frequenta le montagne. Arpa Piemonte, in collaborazione con le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, le Commissioni Locali Valanghe e l’Osservatorio sui cambiamenti climatici, continua a implementare strategie preventive e strumenti tecnologici per una gestione consapevole dei rischi nivologici.
Share this content:







