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Riciclo: una sfida di valore. Cisambiente Confindustria traccia la rotta a Montecitorio

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Riciclo: una sfida di valore. Cisambiente Confindustria traccia la rotta a Montecitorio

Riciclo: una sfida di valore”. Questo il titolo de convegno organizzato da Cisambiente Confindustria, presso la Sala della Regina a Palazzo Montecitorio, con la partecipazione ed il supporto del Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e del Segretario della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Massimo Milani. Un confronto sul riciclo che ha coinvolto strutture apicali dei consorzi e dell’associazionismo industriale con esponenti politici.

La gestione dei rifiuti nel piano di transizione ecologica e di neutralità climatica

Nell’ambito della rilevanza strategica che una gestione efficiente dei rifiuti riveste per la transizione ecologica e il raggiungimento dell’obiettivo europeo di neutralità climatica, è stato analizzato il ruolo cruciale delle attività di riciclo, che trasformano i rifiuti in risorse e permettono di recuperare materia da reimmettere nel ciclo produttivo. Uno sguardo a tutto tondo sulle pratiche di valorizzazione dei rifiuti. In relazione alle diverse filiere e al ruolo chiave dei consorzi, che coordinano il riciclo e recupero delle materie nelle diverse fasi della raccolta, della selezione e del trattamento. E che definiscono regole e standard qualitativi e gestiscono in forma collettiva gli obblighi legati alla Responsabilità Estesa del Produttore, da cui derivano le risorse finanziarie per sostenere i processi e le progettualità in campo.

Un focus specifico ha interessato la presentazione di alcune delle soluzioni tecnologicamente più avanzate prodotte dall’Industria Italiana dell’Ambiente.

Nella prospettiva di esaminare dinamiche e meccanismi del settore anche sotto il profilo normativo, hanno preso parte al dibattito diversi membri della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Lucia Leonessi (Cisambiente Confindustria): I rifiuti sono le fondamenta su cui l’Industria italiana può ricostruire le sue nuove radici, dando un impulso importante all’economia del Paese


Cisambiente Confindustria è abituata alle sfide – ha dichiarato il Direttore Generale di Cisambiente Confindustria Lucia Leonessi nacque nel 2016 proprio per far fronte ad un momento complesso per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti all’interno del mondo di Confindustria. Oggi, con oltre 1500 associati, ha costituito intere filiere suddivise per settori e progettualità ed è l’Associazione che raccoglie la sfida attuale della valorizzazione del rifiuto e degli scarti di produzione. I rifiuti sono le fondamenta su cui l’Industria italiana può ricostruire le sue nuove radici, dando un impulso importante all’economia del Paese, che potrà basarsi sulle risorse interne al territorio nazionale”.

Fabio Rampelli (Vicepresidente Camera dei Deputati): Bisogna orientare le politiche in modo che il riciclo sia davvero al centro. Il ciclo dei rifiuti è come fosse un circuito in potenza virtuoso

“Cisambiente Confindustria è un punto di riferimento prezioso per il trattamento dei rifiuti e per la loro gestione, che è un tema fondamentale – spiega Fabio Rampelli (Vicepresidente Camera dei Deputati) – Secondo il rapporto Ispra l’italia supera la media europea, anche se occorre ancora ridurre il conferimento in discarica. L’incontro di oggi rappresentata un’occasione importante per fare il punto. Le politiche di riciclo sono strategiche. Le innovazioni tecnologiche rappresentano uno strumento importante per la stessa gestione dei rifiuti. Bisogna orientare le politiche in modo che il riciclo sia davvero al centro. Il ciclo dei rifiuti è come fosse un circuito in potenza virtuoso. Difficilmente si potrà riciclare tutto al 100%, bisogna, però, porsi un obiettivo a cui tendere e fare il nostro dovere. Quello che non si può riciclare dovrá, comunque, essere chiuso nel ciclo dei rifiuti. È importante tenere fisso l’obiettivo, che dal mio punto di vista è recuperare materie. Per questo faccio anche i complimenti alle aziende che stanno lavorando in questa direzione e stanno davvero facendo un gran lavoro”.

Massimo Milani (Segretario Commissione Ambiente Camera dei Deputati): L’obiettivo è quello di puntare all’aumento delle percentuali di riciclo

“L’obiettivo è quello di puntare all’aumento delle percentuali di riciclo – aggiunge Massimo Milani (Segretario Commissione Ambiente Camera dei Deputati) – continuando a dare valore a quello che fino a ieri sembrava possibile solo conferire in discarica o termovalorizzare”.

Massimo Centemero, Direttore Generale del CIC (Consorzio Italiano Compostatori): necessario mettere in atto azioni per valorizzare i prodotti generati, in particolare il compost, risorsa strategica per la salute dei suoli e la lotta al cambiamento climatico

L’Italia si conferma un Paese virtuoso nel riciclo della frazione organica dei rifiuti, con risultati eccellenti nella produzione di compost di qualità e biometano come fonte di energia rinnovabile – ha detto Massimo Centemero, Direttore Generale del CIC (Consorzio Italiano Compostatori) – Tuttavia, è necessario mettere in atto azioni per valorizzare i prodotti generati, in particolare il compost, risorsa strategica per la salute dei suoli e la lotta al cambiamento climatico. In quest’ottica, il Consorzio Italiano Compostatori ha lanciato l’iniziativa Urban Carbon Farming, con l’obiettivo di promuovere pratiche agronomiche rigenerative nelle aree verdi urbane, contribuendo così alla transizione ecologica e alla decarbonizzazione delle nostre città“.

Carmine Pagnozzi, Direttore Generale del Consorzio Biorepack: Italia esempio virtuoso nella gestione della bioplastica anche nel suo fine vita, perché si è dotata di un efficiente sistema di raccolta e di riciclo insieme al resto della frazione organica.

Tra le varie tipologie di materiali gestiti dai consorzi di riciclo del sistema CONAI, gli imballaggi in bioplastica compostabile rappresentano forse il caso migliore per comprendere l’importanza dell’innovazione tecnologica, ha spiegato Carmine Pagnozzi, Direttore Generale del Consorzio Biorepack – Da decenni l’Italia è leader nella produzione di questi materiali. Ma è ormai un esempio virtuoso anche nella gestione del loro fine vita, perché si è dotata di un efficiente sistema di raccolta e di riciclo insieme al resto della frazione organica. Ciò è possibile grazie a un’alleanza tra cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni e gestori della raccolta differenziata, unita all’ottimizzazione dei layout impiantistici e dei processi di compostaggio. Così si riducono gli scarti, si aumenta la qualità del compost e si rafforza la bioeconomia circolare a servizio del sistema Paese”.

Maica Terziani, Presidente di ANIIU: Aspettiamo con ansia l’uscita del decreto EPR affinché ci siano risorse adeguate per sostenere il sistema

Come raccoglitori che operano secondo i codici CER 200/110 e 200/111, rappresentiamo il primo anello della filiera del riciclo nel settore abiti usati e frazione tessile – ha affermato Maica Terziani, Presidente di ANIIU – Le nostre aziende garantiscono raccolta e trasporto di circa 65000 tonnellate annue di materiale, destinato agli impianti di selezione: da questo si evince la rilevanza del lavoro che portiamo avanti, nonostante le criticità che attualmente investono il settore. Aspettiamo con ansia l’uscita del decreto EPR affinché ci siano risorse adeguate per sostenere il sistema“.

Flavia Pulignano, Esperta di Riciclo Cisambiente Confindustria ha presentato il Parco Biometano di Ecoross, un impianto che trasforma i rifiuti organici domestici in biometano e compost di qualità, recuperando anche l’anidride carbonica e integrando tecnologia avanzata in un contesto artistico e naturale.

Questo convegno è un’occasione preziosa di confronto su una sfida cruciale per il nostro Paese: la valorizzazione dei materiali come pilastro dell’economia circolare – ha sottolineato Flavia Pulignano, Esperta di Riciclo Cisambiente Confindustria – In questo contesto si inserisce la presentazione del Parco Biometano di Ecoross, un impianto che trasforma i rifiuti organici domestici in biometano e compost di qualità, recuperando anche l’anidride carbonica e integrando tecnologia avanzata in un contesto artistico e naturale.
Il Parco è pensato per essere vissuto: con percorsi didattici, spazi polifunzionali, opere d’arte di riuso creativo, un orto e un giardino botanico con 2000 essenze piantumate. Un modello virtuoso di educazione ambientale, dove tecnologia, arte e natura si incontrano
“.

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