Riconversione dell’impianto Eni di Calenzano: da sito industriale a hub delle rinnovabili
A un anno dall’esplosione che ha provocato la morte di cinque persone e il ferimento di altre trenta, il sito Eni di Calenzano si prepara a una trasformazione radicale. Il sito industriale, che nel corso degli anni aveva svolto funzioni di stazione di rifornimento, diventerà un hub per la produzione di energia rinnovabile, segnando un importante passo verso la sostenibilità. Questo progetto di riconversione è stato annunciato ufficialmente in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, e di Giuseppe Ricci, direttore della trasformazione industriale di Eni.
Un nuovo inizio per l’impianto Eni di Calenzano
La decisione di convertire l’impianto Eni di Calenzano in un centro per la produzione di energia solare è stata fortemente sostenuta dalla Regione Toscana e dalle amministrazioni locali fin dai primi momenti successivi alla tragedia. Questo cambio di destinazione d’uso dell’area, un tempo sede di una grande stazione di rifornimento, segna un passo significativo verso un futuro più verde e sostenibile per la Toscana.
Il progetto della centrale fotovoltaica
Il nuovo impianto fotovoltaico avrà una potenza di 20 Mwp (megawatt picco), un intervento che si prevede sarà in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 10.000 famiglie. Eni si farà carico interamente dell’investimento, con ricadute economiche positive per la comunità di Calenzano. Tra queste, il Comune riceverà il 5% del valore dell’energia prodotta, e sarà realizzato anche un impianto energetico a supporto del polo sportivo locale.
Impatto positivo sulla comunità locale e sul territorio
La riconversione dell’impianto Eni di Calenzano non riguarda solo la produzione di energia rinnovabile, ma prevede anche interventi strutturali che miglioreranno la qualità della vita nella comunità circostante. Il piano include, infatti, il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, come il miglioramento della stazione ferroviaria di Pratignone, per agevolare l’accesso alla nuova area e migliorare la mobilità della zona.
La visione per il futuro: sostenibilità e innovazione
La trasformazione dell’impianto di Calenzano è un segnale positivo per l’intera area metropolitana fiorentina e per la Toscana, con importanti implicazioni anche per il settore delle rinnovabili. Stefano Corsi, coordinatore della Commissione Ambiente e Energia dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, ha sottolineato che il progetto rappresenta un passo coerente con gli obiettivi di espansione delle energie rinnovabili nella regione. Non si tratta di un intervento simbolico, ma di un’opera che prevede una significativa produzione di energia, con la possibilità di replicare il modello anche in altre aree industriali della Toscana.
Un modello di riconversione sostenibile
Il progetto di Calenzano rappresenta un esempio di come le aree industriali obsolete possano essere riconvertite in luoghi sostenibili, che rispondano alle esigenze del territorio e contribuiscano alla transizione ecologica. La riconversione del sito Eni potrebbe diventare un modello replicabile, che dimostra come la sinergia tra pubblico e privato possa portare a soluzioni innovative, capaci di rispondere alle sfide ambientali e industriali della regione.
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