Robert Redford: una vita in difesa dell’ambiente
Robert Redford è stato molto più di un attore e regista pluripremiato. Da oltre 40 anni, è stato anche una delle voci più autorevoli nel panorama dell’ambientalismo globale. Il suo impegno per la difesa del pianeta lo ha reso un punto di riferimento non solo per il mondo del cinema, ma anche per quello delle organizzazioni ecologiste e delle politiche ambientali internazionali.
Dagli anni Settanta ad oggi, Redford ha utilizzato la sua fama per sostenere iniziative a favore della tutela del territorio, delle risorse naturali e della lotta al cambiamento climatico.
Il legame con la natura nato fin dall’infanzia
L’attaccamento di Redford alla natura nasce durante l’infanzia, trascorsa in California, tra escursioni e paesaggi incontaminati. Questo legame profondo con l’ambiente ha segnato la sua visione del mondo e ha influenzato anche le sue scelte artistiche e personali.
Negli anni, ha più volte dichiarato come il contatto con la natura lo abbia aiutato a sviluppare una maggiore consapevolezza verso il pianeta e le sue fragilità.
Il Sundance Institute e la visione sostenibile del cinema
Nel 1981 Redford ha fondato il Sundance Institute, con l’obiettivo di promuovere un cinema indipendente e innovativo. Ma Sundance è anche un progetto che si integra perfettamente con i suoi ideali ambientali. Il festival si tiene nello Utah, in un’area che Redford ha sempre cercato di proteggere dal rischio di speculazioni edilizie o industriali.
Il Sundance Resort, da lui fondato, è stato progettato secondo criteri di sostenibilità ambientale e rappresenta uno dei primi esempi di turismo ecologico integrato negli Stati Uniti.
Il ruolo attivo nella politica ambientale
Redford non si è limitato a promuovere l’ambiente attraverso il cinema o le iniziative culturali. Ha partecipato attivamente al dibattito politico e legislativo, testimoniando al Congresso americano su temi come il riscaldamento globale, la difesa delle foreste e l’energia pulita.
È stato a lungo membro del consiglio direttivo del Natural Resources Defense Council (NRDC), una delle più importanti ONG statunitensi per la tutela dell’ambiente. Ha anche collaborato con altre organizzazioni come Sierra Club, Earthjustice e Greenpeace.
Lotta al cambiamento climatico
Tra le battaglie più sentite da Redford c’è quella contro il cambiamento climatico. Già negli anni Novanta ha sostenuto l’urgenza di ridurre le emissioni di CO2 e promuovere un modello energetico basato sulle fonti rinnovabili.
Ha preso posizione contro l’espansione dei combustibili fossili, l’estrazione di petrolio in aree protette e il fracking, schierandosi con le comunità locali spesso lasciate sole a difendere il proprio territorio.
Un messaggio intergenerazionale
Robert Redford ha sempre lanciato un appello alle nuove generazioni affinché si impegnino nella difesa dell’ambiente. Ha parlato apertamente della necessità di responsabilizzare i giovani, spronandoli a diventare attivisti, scienziati e cittadini consapevoli.
Il suo approccio è educativo ma anche profondamente politico: non basta proteggere il pianeta, occorre anche combattere chi lo minaccia per profitto o ignoranza.
Il lascito di un attivista con la macchina da presa
Con film come “A Civil Action”, “The Milagro Beanfield War” e documentari prodotti negli anni Duemila, Redford ha spesso portato sullo schermo storie legate all’ambiente, alla giustizia ecologica e alla resistenza delle comunità.
La sua carriera è stata un esempio di come arte e impegno civile possano convivere, offrendo modelli positivi in un’epoca dominata da urgenze ambientali globali.
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