Roma si rinfresca: soluzioni green contro il caldo record
L’innalzamento delle temperature ed il caldo record rappresentano una sfida crescente soprattutto nelle aree metropolitane, come Roma, per la qualità della vita e la salute pubblica. Per contrastare questo fenomeno, l’ENEA ha identificato 25 innovative soluzioni basate sulla natura, offrendo un respiro di sollievo dal caldo estremo e promuovendo benefici tangibili per l’ambiente urbano, tra cui il miglioramento della qualità dell’aria, l’incremento della biodiversità e il benessere psicofisico dei cittadini.
Il Progetto “Adattamento Climatico” per la Capitale
Queste iniziative nascono nell’ambito del progetto europeo “Adattamento Climatico – L’Effetto Isola di Calore Urbana nella Città di Roma“, un’importante collaborazione che vede coinvolti, oltre a ENEA, anche l’Università Roma Tre, l’Ecologic Institute di Berlino e Pricewaterhouse Coopers – PwC Italia, in qualità di coordinatore. L’obiettivo primario è fornire a Roma Capitale un solido supporto tecnico-scientifico per individuare le strategie più efficaci contro le isole di calore, concentrandosi in particolare sui Municipi I (centro storico) e V (Tiburtino-casilino), aree considerate a maggior rischio a causa delle elevate temperature. Le soluzioni sviluppate in questo contesto potranno fungere da modello e essere replicate in altre zone della città e, potenzialmente, in altre metropoli italiane ed europee.
Comprendere il Fenomeno delle Isole di Calore Urbane
Il fenomeno delle isole di calore si manifesta quando le temperature all’interno di un’area urbana sono significativamente più alte rispetto alle zone circostanti. Questa differenza termica è diretta conseguenza dell’urbanizzazione: la progressiva sostituzione della copertura vegetale naturale con materiali inerti come asfalto e cemento altera il bilancio energetico della città. Questi materiali assorbono e rilasciano calore lentamente, contribuendo a mantenere elevate le temperature anche nelle ore notturne.
Soluzioni innovative e adattate al contesto romano
Grazie alla stretta sinergia con l’Università Roma Tre e al coinvolgimento attivo della cittadinanza, ENEA ha elaborato proposte mirate al contesto locale, integrando anche sistemi per la raccolta e il riutilizzo delle acque piovane a fini irrigui, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità.
Oltre a interventi su larga scala come foreste urbane, viali alberati, parchi e giardini, e le sempre più diffuse tetti e pareti verdi (spesso complessi da realizzare in una città densamente popolata come Roma), ENEA ha puntato su soluzioni più flessibili e multifunzionali. Tra queste spiccano:
- Pensiline verdi: installate presso fermate di autobus e tram, queste strutture dotate di vegetazione non solo offrono ombreggiatura ma contribuiscono anche al raffrescamento dell’aria attraverso l’evapotraspirazione, migliorando il microclima locale in modo più efficiente rispetto alle pensiline tradizionali.
- Arredi urbani vegetati e pavimentazioni permeabili: elementi che integrano il verde nel tessuto urbano e favoriscono l’infiltrazione dell’acqua piovana nel terreno.
- Tramvie verdi: trasformano lo spazio tra i binari in veri e propri corridoi ecologici, promuovendo la crescita della vegetazione e l’assorbimento delle acque.
- Parchi “tascabili” e microforeste urbane: piccole oasi di natura create anche su superfici marginali o ristrette. Rappresentano vere e proprie “isole fresche” dove residenti e turisti possono trovare rifugio dalla calura estiva, migliorando al contempo la biodiversità locale.
Benefici Multidimensionali e Resilienza Urbana
Come spiega Elisabetta Salvatori, responsabile della Sezione ENEA di Soluzioni integrate e nature-based per la rigenerazione urbana, “queste soluzioni non solo abbassano la temperatura, ma migliorano il benessere fisico e mentale delle persone, aumentano la biodiversità e favoriscono la resilienza urbana“. La dottoressa Salvatori sottolinea inoltre come l’isola di calore sia direttamente responsabile della riduzione del benessere durante l’estate, esacerbando le conseguenze delle ondate di calore, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Questo si traduce in un aumento della mortalità e della morbilità, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione. È quindi cruciale implementare interventi mirati e adattati al contesto ecologico, socioeconomico e urbanistico locale.
Formazione e Sviluppo di Green Job
Per promuovere un efficace adattamento climatico e massimizzare i servizi ecosistemici, il progetto include anche attività di formazione per gli amministratori locali. L’obiettivo è rafforzare le competenze nella gestione del verde urbano e stimolare la creazione di nuovi green job, essenziali per la rigenerazione sostenibile delle città nell’era del cambiamento climatico.
“La formazione è fondamentale,” conclude Elisabetta Salvatori, “perché le soluzioni basate sulla natura, per essere realmente efficaci, devono essere progettate, curate e gestite secondo criteri ecologici specifici. Questo include l’utilizzo di specie vegetali locali, a basso potenziale allergenico, e l’applicazione del principio ‘l’albero giusto al posto giusto‘”.
Questo ambizioso progetto si allinea perfettamente con la nuova Legge europea per il Ripristino della Natura, che impone agli Stati membri di prevenire la perdita netta di spazi verdi urbani, puntando a garantire almeno il 10% di copertura arborea in ogni città entro il 2030.
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