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Che sangue piace alle zanzare? La mappa geografica delle loro abitudini alimentari

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Che sangue piace alle zanzare? La mappa geografica delle loro abitudini alimentari

Che tipo di sangue piace alle zanzare? Un nuovo studio globale condotto da un team di ricercatori ha provato a dare una risposta a questa domanda che si ripropone ogni estate, svelando una sorprendente varietà di preferenze alimentari tra le diverse specie di zanzare. Utilizzando innovativi metodi di analisi del DNA, lo studio ha creato una “mappa geografica” delle abitudini alimentari di questi insetti e ha messo in luce come fattori ambientali, come il cambiamento climatico, influenzino le loro scelte.

Le zanzare e la loro dieta

Le zanzare, in particolare le specie più comuni come Culex, Aedes e Anopheles, non hanno tutte le stesse preferenze alimentari. Contrariamente alla credenza popolare che il sangue “dolce” le attragga, i risultati dello studio, pubblicato su Global Ecology and Biogeography, dimostrano che le loro scelte sono molto più complesse e variabili.

Ad esempio, la zanzara Culex, che è tra le più comuni, ha una dieta molto ampia, nutrendosi di una gamma che varia tra 179 e 321 specie diverse. Le Aedes, come la temuta zanzara tigre, sono molto più selettive, con una preferenza che si limita a 26-65 specie. Al contrario, le specie Anopheles, responsabili della trasmissione della malaria, sembrano essere piuttosto “snob”, nutrendosi solo di 7-29 specie.

La preferenza per gli umani

Anche se ogni specie di zanzara ha le sue preferenze, alcune tendono ad essere particolarmente attratte dagli esseri umani. Lo studio ha trovato che le zanzare Anopheles e Aedes mostrano una costante preferenza per nutrirsi sugli esseri umani, sia in laboratorio che in ambienti naturali. Questo potrebbe spiegare perché le malattie trasmesse da zanzare, come la malaria e la dengue, colpiscano maggiormente l’uomo.

Altre specie, come alcune Culex, si nutrono prevalentemente di uccelli, mentre alcune ibride sembrano alternarsi tra mammiferi e uccelli, a seconda delle circostanze. La zanzara forestiera, meno conosciuta, si specializza nel nutrirsi di bestiame, contribuendo alla diffusione di alcune malattie in ambienti rurali.

Il ruolo del cambiamento climatico

Un altro aspetto interessante emerso dallo studio è l’influenza dei fattori ambientali sulle scelte alimentari delle zanzare. Il climate change, infatti, sta modificando la distribuzione dei vettori (le zanzare) e degli ospiti, portando alcune specie a migrarsi in aree nuove. I cambiamenti negli habitat causati dall’uso umano del suolo e la creazione di corpi idrici artificiali in ambienti urbani offrono nuove opportunità di riproduzione per le zanzare, creando nuovi “hotspot” di diffusione di malattie.

Le preferenze alimentari delle zanzare, quindi, non sono fisse: variabili come la temperatura, la densità di bestiame o la disponibilità di specie ospiti possono modificare radicalmente le abitudini alimentari degli insetti. Questo rende difficile prevedere la diffusione delle malattie, un aspetto che si complica ulteriormente con il riscaldamento globale.

Diffusione delle malattie

Nonostante i progressi compiuti in questo campo, i ricercatori sottolineano che resta difficile prevedere con esattezza quale sarà il comportamento alimentare delle zanzare in futuro. Il climate change e la continua evoluzione degli ecosistemi rendono ancora più difficile tracciare con precisione le rotte di diffusione delle malattie.

Konstans Wells, guida dello studio, suggerisce che una migliore standardizzazione nei metodi di ricerca e una maggiore raccolta di dati ambientali potrebbero migliorare le previsioni e permettere alle autorità sanitarie di monitorare meglio le zanzare e le malattie che trasmettono. La ricerca molecolare è un passo fondamentale per comprendere come questi insetti si nutrano e come ciò possa influire sulla trasmissione di malattie come la malaria e la dengue.

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