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Il regista Nolan “dimentica” un cimitero di plastica sui fondali di Lipari

scheletri plastica Lipari

Il regista Nolan “dimentica” un cimitero di plastica sui fondali di Lipari

Un’insolita e inquietante scoperta ha scosso le acque cristalline delle Isole Eolie. Nei fondali di Lipari, in particolare nella località della Pietra del Bagno, sub e bagnanti si sono imbattuti in un vero e proprio “cimitero” di scheletri e ossa umane. Ma non si tratta né di un’antica necropoli né della scena di un crimine: i resti sono di plastica, oggetti di scena abbandonati dopo le riprese del nuovo kolossal di Christopher Nolan, “Odissea“.

Il film, girato in parte tra l’arcipelago delle Eolie e quello delle Egadi, uscirà nelle sale cinematografiche il 17 luglio 2026, lasciando dietro di sé un’eredità inaspettata e, per certi versi, preoccupante.

Un’eredità inquietante: responsabilità e impatto ambientale

I resti di scheletro creano ora una sorta di installazione artistica involontaria sui fondali di Lipari, attirando la curiosità dei sub. La scoperta, documentata da Tgr Sicilia, solleva però importanti interrogativi sulla responsabilità delle grandi produzioni cinematografiche. Non è chiaro, infatti, se gli oggetti siano stati lasciati intenzionalmente o se si tratti di una semplice dimenticanza.

Un dettaglio non di poco conto, che riaccende il dibattito sull’impatto ambientale delle riprese in contesti naturalistici di pregio come quello delle isole siciliane. Un tema di grande attualità che pone l’attenzione sulla necessità di pratiche più sostenibili nel mondo del cinema.

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