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Nasce la Scuola sui Giacimenti Minerari: Italia chiamata a rivalutare le proprie risorse

Scuola Giacimenti Minerari

Nasce la Scuola sui Giacimenti Minerari: Italia chiamata a rivalutare le proprie risorse

Dalla collaborazione tra Società Geologica Italiana (SGI), ISPRA e Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP) nasce la Scuola Estiva sui Giacimenti Minerari, ospitata nel Parco Archeominerario di San Silvestro.

“L’Italia deve fare la sua parte”

«Il nostro Paese deve tornare a rivalutare, con moderne tecniche di indagine, le proprie potenzialità minerarie per i metalli» – dichiara Simone Vezzoni, Coordinatore della Sezione Giacimenti Minerari della SGI e ricercatore CNR. «Negli ultimi decenni del secolo scorso la ricerca e la coltivazione mineraria sono state abbandonate con troppa fretta e senza lungimiranza, causando anche una perdita di competenze».

La sfida della sostenibilità mineraria

Secondo Rodolfo Carosi, Presidente della SGI e docente all’Università di Torino, «la nascita della scuola e la collaborazione tra SGI, ISPRA e SIMP, con il coinvolgimento di università, CNR e parchi minerari, rappresentano un segnale forte di unità della comunità geologica di fronte a una sfida scientifica, sociale e ambientale: ripensare la ricerca mineraria in chiave sostenibile».

Formazione pratica e multidisciplinare

La scuola offrirà basi teoriche e soprattutto esperienze sul campo, grazie alla presenza di esperti di esplorazione mineraria e rappresentanti del settore industriale. L’obiettivo è formare nuove competenze in grado di affrontare le attività estrattive non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale e sociale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con il Regolamento UE 2024/1252 sulle materie prime critiche.

Il valore del Parco Minerario di San Silvestro

La scelta della sede non è casuale: il Parco Archeominerario di San Silvestro è un luogo dove convivono patrimonio geologico, storia mineraria e turismo culturale, aderente alla Rete Nazionale dei Parchi e Musei Minerari Italiani. Qui gli studenti potranno osservare affioramenti geologici unici e gallerie minerarie storiche, in un contesto che lega didattica, ricerca e valorizzazione del territorio.

Materie prime critiche e futuro dell’Europa

«Tutta la società è legata ai metalli e alle risorse minerarie» – aggiunge Vezzoni – «dall’Età del Rame fino all’era tecnologica attuale. Oggi l’Europa è fortemente dipendente dalle importazioni e la mancanza di autonomia rappresenta un limite strategico. Per questo serve una nuova generazione di geologi formati su esplorazione, sostenibilità e dialogo con le comunità locali».

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