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Seipa rivoluziona il riciclo edile: materiali riciclati al 55% nei cantieri

Seipa rivoluziona il riciclo edile: materiali riciclati al 55% nei cantieri

Con un tasso di recupero del 98% dei rifiuti inerti C&D, l’Italia si posiziona ai vertici in Europa, superando Germania, Francia e Spagna. Tuttavia, il reale reimpiego dei materiali riciclati rimane basso, attestandosi a circa lo 0,4% a livello nazionale.

«Questo significa che, sebbene il materiale venga riciclato, esso non viene sempre reimpiegato nel settore delle costruzioni, con la conseguenza di non valorizzare i benefici ambientali ed economici del processo», spiegano i responsabili del Gruppo Seipa.

Il modello Seipa

Il Gruppo Seipa ha rivoluzionato il concetto di riciclo, portando il tasso di sostituzione effettiva dei materiali riciclati al 55% nei propri impianti. Questo risultato è stato possibile grazie a una strategia integrata che combina innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo e sensibilizzazione del mercato.

Prodotti innovativi come BeCoMix e BeCaVit offrono prestazioni paragonabili o superiori agli aggregati naturali, consentendo un uso esteso nei sottofondi e nelle cavità sotterranee.

Tracciabilità e fiducia

Seipa punta anche a garantire la tracciabilità dei materiali riciclati, consentendo ai committenti di conoscere provenienza, composizione e percentuale di riciclo dei materiali utilizzati nei cantieri. Questo approccio favorisce l’inserimento prioritario dei materiali riciclati e accresce la fiducia nel settore.

Verso un’edilizia sostenibile e circolare

Il successo del Gruppo Seipa dimostra che un’economia circolare nel settore delle costruzioni è possibile, ma richiede collaborazione tra istituzioni, imprese e operatori del settore. Gli appalti pubblici dovranno privilegiare l’uso di materiali riciclati e cambiare la percezione tradizionale del mercato.

«Solo così sarà possibile realizzare una vera transizione ecologica nel comparto edilizio, trasformando il recupero degli inerti da pratica di nicchia a standard consolidato per l’intero settore», concludono i responsabili di Seipa.

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