Sentinel-6B, la nuova sentinella spaziale per monitorare maree e correnti
A novembre sarà lanciato Sentinel-6B, la nuova “sentinella” spaziale dedicata al monitoraggio dei mari. Il satellite fa parte del programma europeo Copernicus e porterà avanti la missione iniziata dal gemello Sentinel-6A Michael Freilich. Tra gli strumenti principali c’è un altimetro in grado di misurare livello del mare, altezza delle onde e velocità del vento, dati essenziali per le previsioni meteorologiche marine.
Collaborazione internazionale
La missione Sentinel-6/Jason-Cs è un progetto sviluppato congiuntamente da Nasa, Esa, Unione Europea, Eumetsat e Noaa, con il supporto tecnico dell’agenzia spaziale francese Cnes e un finanziamento della Commissione Europea. Questo programma garantisce la continuità del servizio di monitoraggio satellitare dei mari, fondamentale per la sicurezza delle rotte e la protezione ambientale.
Dati satellitari nelle previsioni marine
Le previsioni del mare si basano sull’integrazione di dati oceanografici e satellitari. I satelliti, osservando ampie aree per lunghi periodi, offrono informazioni preziose per un quadro completo delle condizioni marine. Sentinel-6B potrà fornire dati aggiornati e accurati per supportare meteorologi e operatori marittimi, migliorando la precisione delle previsioni e la gestione del rischio in mare aperto.
Monitoraggio
Uno degli obiettivi di Sentinel-6B è il monitoraggio di ampie correnti marine come la Corrente del Golfo, il flusso caldo che nasce nel Golfo del Messico e risale la costa sudorientale degli Stati Uniti. La posizione variabile di questa corrente influisce sulle rotte delle navi, che spesso devono adattarsi per evitare onde pericolose. Il satellite aiuterà a prevedere meglio questi fenomeni, riducendo i rischi di danni alle imbarcazioni e alla loro sicurezza.
Un archivio trentennale di dati sul livello dei mari
Sentinel-6B contribuirà a un archivio di dati satellitari che copre oltre trent’anni di osservazioni sul livello dei mari e sulle condizioni oceaniche, iniziato nel 1992. Questo patrimonio informativo è fondamentale per studiare i cambiamenti climatici, l’innalzamento del livello dei mari e le dinamiche marine a lungo termine, supportando azioni di tutela ambientale e sicurezza.
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