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Sicurezza alimentare e nuovi vettori: il ruolo della Rete IZS contro i rischi del cambiamento climatico

Sicurezza alimentare e nuovi vettori

Sicurezza alimentare e nuovi vettori: il ruolo della Rete IZS contro i rischi del cambiamento climatico

La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) italiani torna al Forum Risk Management in Sanità di Arezzo per riportare al centro del dibattito il contributo della sanità pubblica veterinaria nella prevenzione dei rischi per la salute umana, animale e ambientale. Un sistema unico in Europa che, grazie alla sua diffusione capillare sul territorio e all’approccio One Health, rappresenta una delle infrastrutture più avanzate per la gestione delle emergenze sanitarie.

Una rete diffusa e strategica per la salute pubblica

La Rete IZS è composta da 10 sedi centrali e decine di sezioni diagnostiche periferiche, con migliaia di professionisti: veterinari, biologi, chimici, tecnologi alimentari, tecnici di laboratorio, statistici e figure altamente specializzate.

Questa infrastruttura supporta quotidianamente il Servizio sanitario nazionale e regionale attraverso:

  • sorveglianza epidemiologica
  • ricerca sperimentale
  • formazione degli operatori
  • diagnostica avanzata
  • supporto ai controlli lungo la filiera alimentare

Un presidio che opera in piena coerenza con l’approccio One Health, integrando le interazioni tra salute umana, salute animale e ambiente.

Palomba: “Un modello unico in Europa per la prevenzione”

“Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali rappresentano un presidio essenziale per la prevenzione, grazie alla loro distribuzione territoriale e alla capacità di integrare rapidamente competenze e dati”, afferma Stefano Palomba, Commissario Straordinario dell’IZS Lazio e Toscana, in rappresentanza della Rete.

Secondo Palomba, il sistema IZS garantisce un modello di sorveglianza avanzato e una risposta efficace ai rischi sanitari emergenti, rafforzando la tutela della salute pubblica in un contesto di trasformazioni climatiche e ambientali sempre più rapide.

Vettori e cambiamento climatico: nuove minacce emergenti

Uno dei temi centrali portati al Forum riguarda la relazione tra nuovi vettori e cambiamento climatico.

Il riscaldamento globale e la tropicalizzazione del clima stanno modificando habitat e stagionalità, favorendo l’espansione di:

  • zanzare
  • zecche
  • altri vettori patogeni

in aree dell’anno e territori un tempo considerati a rischio ridotto.

Attraverso reti di sorveglianza integrate, strumenti diagnostici d’avanguardia e supporto alle autorità sanitarie, gli IZS individuano precocemente le patologie trasmesse da vettori e contribuiscono alla definizione di strategie di prevenzione adeguate ai nuovi scenari epidemiologici.

Sicurezza alimentare e prevenzione delle tossinfezioni

Il secondo asse di lavoro riguarda la sicurezza alimentare, una delle missioni storiche della Rete IZS.

Le attività includono:

  • controlli lungo l’intera filiera agroalimentare
  • piani di monitoraggio sui principali patogeni
  • risposta rapida in caso di focolai
  • formazione per operatori e filiere

Questi strumenti permettono di ridurre il rischio di tossinfezioni e di proteggere il consumatore finale, dimostrando come la sanità pubblica veterinaria sia parte integrante della gestione del rischio nel sistema sanitario.

Salute degli ecosistemi: una frontiera strategica della prevenzione

La terza direttrice presentata al Forum riguarda la salute degli ecosistemi come elemento chiave per prevenire le crisi sanitarie future. Gli IZS portano avanti programmi di:

  • sorveglianza ambientale
  • studio dei contaminanti
  • ricerca sull’interazione fauna selvatica–allevamenti–ambiente

Tra le iniziative più innovative spicca il progetto condiviso tra l’IZS dell’Umbria e delle Marche e l’IZS del Mezzogiorno per la creazione di un Registro dei Tumori Animali, pensato per dialogare in prospettiva con i registri umani e individuare precocemente segnali di rischio e cluster territoriali. Un esempio concreto di applicazione avanzata dell’approccio One Health.

“Dati, ricerca e integrazione: così anticipiamo le crisi sanitarie”

Nel suo intervento, Palomba sottolinea come l’attività della Rete si fondi su tre pilastri: analisi dei vettori emergenti, indagini sulle tossinfezioni e monitoraggio degli ecosistemi. Elementi che richiedono laboratori di eccellenza, ricerca costante e un’integrazione intersettoriale che consente agli IZS di anticipare i rischi e gestire le criticità, soprattutto in uno scenario climatico e ambientale in rapida evoluzione.

Al Forum sarà inoltre presentato un contributo dedicato alla prevenzione nelle emergenze, tema sempre più centrale: preparazione, risposta rapida, coordinamento tra istituzioni e laboratori sono le chiavi per proteggere persone ed ecosistemi.

One Health e governance del rischio: una visione per il futuro

In un contesto in cui epidemiologia, clima e ambiente si intrecciano, la Rete IZS si conferma una infrastruttura imprescindibile per la prevenzione e la gestione delle emergenze sanitarie.

La partecipazione al Forum Risk Management diventa così l’occasione per ribadire che la sanità del futuro si costruisce partendo dai territori, dalle filiere alimentari e dai sistemi ecologici che li sostengono.

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