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Sicuri in Montagna d’Estate: 25 anni di prevenzione degli incidenti

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Sicuri in Montagna d’Estate: 25 anni di prevenzione degli incidenti

Con l’arrivo della bella stagione, sempre più persone si riversano sulle Alpi e sugli Appennini, non solo per l’escursionismo ma anche per nuove attività come la mountain bike, le vie ferrate e le falesie. Per rispondere a questa crescente diversificazione e ai correlati nuovi rischi, il Club Alpino Italiano (CAI) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) celebrano domenica 15 giugno la 25ª edizione della loro giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti in montagna.



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L’evento, che quest’anno prende il nuovo nome di “Sicuri in Montagna d’estate” (in precedenza “Sicuri sul Sentiero”), sottolinea l’importanza di un approccio consapevole e responsabile alla frequentazione dell’ambiente montano.

Decine di Appuntamenti per la Sicurezza in Montagna

In decine di località in tutta Italia, i volontari di CNSAS e CAI allestiranno punti informativi strategici: all’inizio dei sentieri, vicino alle vie ferrate e nelle falesie. Qui, gli appassionati di montagna potranno ricevere consigli utili per ridurre il rischio di incidenti e assistere a dimostrazioni pratiche del Soccorso Alpino. L’obiettivo è chiaro: fornire un’adeguata informazione per promuovere una sempre maggiore consapevolezza dei rischi e dei limiti personali.

Elio Guastalli, coordinatore del progetto “Sicuri in Montagna”, ribadisce l’appello fondamentale: “Anche quest’anno rinnoviamo le solite raccomandazioni: la montagna va vissuta sempre con responsabilità. Il giusto equilibrio tra passione e prudenza è necessario per evitare di finire in situazioni di rischio incontrollabile.”

Le Sfide dell’Informazione non Qualificata e della Crisi Climatica

Guastalli evidenzia due delle maggiori preoccupazioni attuali. La prima è legata all’informazione non qualificata che circola online. “Non è difficile vedere come sui canali social e sui siti web tante salite alpinistiche di un certo rilievo tecnico e ambientale siano ridotte a ‘gite della domenica’, creando l’illusione che siano alla portata di tutti,” afferma Guastalli. Questo tipo di contenuto, spesso veicolato da “influencer che vivono di tanti like e poca cultura di montagna”, può portare a un’invasione di luoghi delicati e a situazioni di rischio per chi non ha la necessaria preparazione e prudenza.

La seconda preoccupazione riguarda le conseguenze della crisi climatica sulla stabilità di versanti, itinerari escursionistici e vie alpinistiche. Con i cambiamenti ambientali in atto, è ancora più cruciale essere preparati e informati.

“Chi non ha sensibilità e responsabilità non sa rispettare l’ambiente e tantomeno dimostra la necessaria preparazione e prudenza per evitare di mettersi nei guai,” conclude Guastalli, lanciando un appello a un approccio più maturo e consapevole.

Tutti i dettagli sui singoli appuntamenti e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale: www.sicurinmontagna.it. La partecipazione agli incontri è libera, un’opportunità da non perdere per chiunque voglia vivere la montagna in sicurezza.

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