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Smog, Medici Milano: “Record malattie respiratorie e allergie”

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Smog, Medici Milano: “Record malattie respiratorie e allergie”

Record di malattie respiratorie a Milano. Una crescita, costante e allarmante imputabile ad una gestione non ottimale delle limitazioni per ridurre gli effetti dell’inquinamento. Va in questa direzione l’intervento del presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi. Chiamato a commentare la critica situazione determinatasi in queste ore per via dello smog, Rossi ha definito insufficienti le misure restrittive adottate.

Drastico aumento di patologie legate all’inquinamento

“E’ indubbio il fatto che a Milano siano aumentate fortemente le malattie legate all’inquinamento ambientale e allo smog, vediamo più patologie polmonari per esempio. Per noi medici è evidente che inquinamento e smog abbiamo determinato questa situazione -. afferma Rossi -. Ma sono aumentate anche le allergie e tutti i disturbi legati allo smog, che in questa città, particolarmente inquinata, ci sono sempre stati, ma che negli ultimi anni abbiamo visto ulteriormente moltiplicarsi”.

Cosa è cambiato dopo il Covid

Rossi ha analizzato al microfono dell’Adnkronos il fenomeno a margine della della celebrazione a Roma, della IV Giornata del personale sanitario, sociosanitario, socio assistenziale e del volontariato. “Durante il Covid, come effetto del lockdown c’è stata una piccola riduzione delle patologie da inquinamento che normalmente osserviamo, ora vediamo una decisa ripresa. Ma, purtroppo, è un fenomeno che non ci meraviglia”.

Rossi: “Restrizioni non sufficienti”

Sempre per il presidente dei medici di Milano: “le politiche di restrizioni attuate per ridurre lo smog non hanno funzionato”. A suo avviso: “anche come medici abbiamo sperimentato la grande rigidità adottata, con il divieto di entrare in città con auto anche recenti, l’obolo di 7,5 euro, la circolazione limitata. Tutto questo, e ormai abbiamo la prova provata, è totalmente fallito. Servono investimenti, non restrizioni. Esattamente il contrario – precisa – di ciò che è stato fatto fino ad oggi. Penso, per esempio, che se si vuole incentivare l’uso delle auto elettriche bisogna semplificare nel quotidiano la vita dei cittadini, per esempio con colonnine di ricarica in tutti i condomini. I comportamenti virtuosi devono essere anche applicabili e accessibili per i cittadini, altrimenti è solo teoria”.

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