Smog a Milano: un bambino misura l’inquinamento dell’aria casa-scuola. I dati shock
L’esperimento con il sensore “Respiro” dell’Università Bicocca durante il Car Free Day
La camminata quotidiana di Amos, 9 anni, da casa a scuola si è trasformata in un esperimento scientifico che rivela quanto sia critica la qualità dell’aria a Milano. Con un sensore “Respiro” agganciato allo zaino, installato dall’Università Bicocca, il bambino ha registrato i livelli di inquinanti lungo il percorso: il traffico veicolare si conferma la principale fonte di esposizione.

Car Free Day: l’appello di Cittadini per l’Aria
L’iniziativa si è svolta in occasione del Car Free Day, la Giornata mondiale senza auto. L’associazione Cittadini per l’Aria ha lanciato un appello chiaro: “Milano deve diventare una città a misura di bambini, salute e aria pulita”.
Gloria Pellone, referente dell’associazione, ha spiegato: “Non vogliamo spaventare ma far riflettere. Meno auto significa più aria pulita, più sicurezza per i bambini, più spazi di socialità”.
I dati: picchi record in piazzale Lugano
I valori raccolti lungo i 2 km del tragitto sono stati impressionanti:
- Piazza Pompeo Castelli: PM10 a 26 µg/m³, particelle (Ntot) oltre 16.000/cm³.
- Via dei Frassini (zona verde): valori più bassi, Ntot sotto 13.000/cm³.
- Piazzale Lugano (vicino al cavalcavia Ghisolfa): picco massimo, Ntot oltre 35.000/cm³.
- Davanti alla scuola: particelle sempre sopra le 30.000/cm³, con traffico e motori accesi a peggiorare la situazione.

Strade scolastiche e traffico da ridurre
L’esperimento dimostra che anche piccole scelte urbanistiche – come le strade scolastiche chiuse al traffico, già sperimentate in via Castellino – riducono drasticamente i livelli di smog.
Le associazioni chiedono al Comune di Milano:
- estensione delle strade scolastiche permanenti;
- percorsi sicuri e verdi casa-scuola;
- trasporto pubblico e mobilità attiva incentivata;
- controlli più rigidi sugli accessi dei veicoli in città.
Smog e salute dei bambini: un’urgenza
L’inquinamento atmosferico colpisce soprattutto i più piccoli, aumentando i rischi di asma, allergie, problemi cardiaci e danni cognitivi. Milano continua a registrare livelli di particolato superiori alle raccomandazioni OMS, rendendo urgente un cambio di rotta.

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