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L’IZS Teramo in prima linea contro la mosca tse-tse e la malattia del sonno in Africa

Mosca Tse-Tse Africa

L’IZS Teramo in prima linea contro la mosca tse-tse e la malattia del sonno in Africa

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (IZS Teramo) si conferma un attore chiave nella lotta globale contro le malattie trasmesse da vettori. Durante la recente 92esima Sessione Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (WOAH), tenutasi a Parigi, l’IZS Teramo ha partecipato a un incontro di alto livello con delegazioni provenienti da Angola, Botswana, Zimbabwe e rappresentanti della WOAH stessa. L’appuntamento ha rappresentato un’occasione fondamentale per condividere i progressi e pianificare il futuro della sorveglianza della mosca tse-tse e la prevenzione della tripanosomiasi africana, conosciuta come “malattia del sonno”.

Il successo del progetto PROVNA e la sua espansione in Africa Australe

Al centro delle discussioni c’è stata la presentazione dell’esperienza maturata con il progetto PROVNA (“Defining Ecoregions and Prototyping on EO-based Vector-borne Disease Surveillance System for North Africa”). Finanziato dalla WOAH e con l’IZS Teramo come capofila, in qualità di Centro di Collaborazione WOAH per Epidemiologia, Modelling e Sorveglianza, PROVNA si basa sul concetto innovativo di ecoregionalizzazione. Questo approccio scientifico classifica i territori in aree omogenee, tenendo conto di specifici fattori ambientali e climatici che influenzano la presenza e la distribuzione dei vettori di malattie.

Come sottolineato dal Direttore Generale dell’IZS Teramo, Nicola D’Alterio, “I fattori ambientali e climatici influenzano fortemente la presenza e la distribuzione dei vettori come zanzare, zecche e pulci, che sono responsabili di malattie umane e animali”. L’identificazione delle ecoregioni è cruciale per guidare le attività di sorveglianza sul campo, ottimizzare l’uso delle risorse umane e finanziarie, e fornire indicazioni preziose ai decisori politici sul rischio di epidemie di malattie trasmesse da vettori, le cosiddette Vector-borne diseases.



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L’incontro di Parigi ha esplorato la possibilità di estendere l’applicazione del progetto PROVNA a cinque paesi dell’Africa australe: Angola, Botswana, Namibia, Zambia e Zimbabwe. L’obiettivo è studiare e mitigare il rischio di introduzione e diffusione della mosca tse-tse in queste aree.

La mosca tse-tse: una minaccia per la salute pubblica e lo sviluppo

La mosca tse-tse, un insetto apparentemente innocuo, è in realtà responsabile della trasmissione di una grave malattia infettiva, la tripanosomiasi africana. Diffusa principalmente nell’Africa subsahariana, questa patologia rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica, soprattutto nelle aree rurali del continente. Negli ultimi anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e diverse Organizzazioni Non Governative hanno lanciato campagne di prevenzione, controllo e trattamento, ottenendo risultati incoraggianti nella riduzione dei casi.

“La sorveglianza è un aspetto fondamentale, così come è fondamentale la sensibilizzazione delle popolazioni a rischio”, ha ribadito il DG D’Alterio. “Prevenire la ‘malattia del sonno’ significa non solo proteggere la salute, ma anche contribuire allo sviluppo sociale ed economico delle regioni africane più colpite e, in prospettiva, tutelare noi stessi perché virus, batteri e vettori non hanno confini”.

Comprendere la Tripanosomiasi Africana (Malattia del Sonno)

La Tripanosomiasi africana è causata da un parassita del genere Trypanosoma, trasmesso all’uomo attraverso la puntura della mosca tse-tse infetta. I sintomi iniziali sono generici, come febbre, dolori articolari e affaticamento. Progressivamente possono comparire lesioni cutanee, cefalea, brividi intensi, edema transitorio e linfoadenopatia generalizzata. Se non trattata tempestivamente, la malattia può evolvere, colpendo il sistema nervoso centrale e provocando gravi disturbi neurologici, alterazioni del sonno e, nei casi più severi, la morte.

La diagnosi precoce è cruciale, sebbene difficile a causa della non specificità dei sintomi iniziali. Il tipo di trattamento dipende dallo stadio della malattia: i farmaci utilizzati nella prima fase sono più sicuri e facili da somministrare, aumentando significativamente le prospettive di guarigione. Ad oggi, la Tripanosomiasi africana è presente esclusivamente nell’Africa sub-equatoriale, con una maggiore diffusione nelle comunità rurali. L’impegno di organizzazioni come l’IZS Teramo e la WOAH è quindi fondamentale per arginare la diffusione e l’impatto devastante di questa malattia.

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