Natale, Assoutenti: “500mila tonnellate di cibo sprecate durante le feste. Fino a 80 euro a famiglia”

Sprechi alimentari a Natale: frutta, verdura e dolci in testa. I consigli per risparmiare e ridare valore agli avanzi

Durante le festività natalizie in Italia finiranno nella spazzatura circa 500mila tonnellate di cibo, con uno spreco economico che può arrivare fino a 80 euro per famiglia. A lanciare l’allarme è Assoutenti, che invita i cittadini a una maggiore attenzione negli acquisti e nella gestione dei pasti durante le feste.

Secondo le stime dell’associazione, tra il cenone della Vigilia, il pranzo di Natale e quello di Santo Stefano, una quantità enorme di alimenti ancora perfettamente commestibili viene gettata via. Uno spreco che pesa sia sull’ambiente sia sul bilancio familiare, soprattutto in un contesto segnato dall’aumento dei prezzi nel settore alimentare.

Gli alimenti più sprecati a Natale

Assoutenti segnala che i prodotti maggiormente soggetti a spreco sono:

• Frutta e verdura fresca
• Pane, pasta e pesce
• Dolci tipici delle feste come panettoni, pandori e torroni
• Bevande: spumante, vino e bibite

Molti di questi alimenti, sottolinea l’associazione, potrebbero essere consumati nei giorni successivi o riutilizzati in nuove ricette, evitando così inutili sprechi.

Spreco alimentare e caro prezzi: un costo evitabile

“Si tratta di un malcostume che si ripresenta puntualmente ogni anno – afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – e che rischia di costare caro alle famiglie, soprattutto alla luce dei rincari che interessano il comparto alimentare”.

Secondo Melluso, una gestione più consapevole delle feste può tradursi in un risparmio concreto e immediato, oltre che in un beneficio ambientale.

I consigli di Assoutenti per ridurre lo spreco

Per limitare gli sprechi alimentari durante il Natale, Assoutenti suggerisce alcune buone pratiche:

• Acquistare quantità proporzionate al numero reale degli ospiti
• Riutilizzare gli avanzi per preparare nuovi piatti nei giorni successivi
• Congelare i cibi cucinati e non consumati
• Utilizzare app anti-spreco per donare il cibo in eccedenza a chi ne ha bisogno

“Contrastare lo spreco alimentare significa salvare il portafogli e compiere un gesto di solidarietà”, conclude Melluso.