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Parte la raccolta firme per abolire la caccia in Italia

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Parte la raccolta firme per abolire la caccia in Italia

È ufficialmente disponibile sulla piattaforma pubblica per le leggi di iniziativa popolare la proposta di legge che punta ad abolire la caccia in Italia. Lanciata da un’ampia coalizione di associazioni animaliste, tra cui ENPA, LAV, LAC, OIPA, LNDC Animal Protection e Animalisti Italiani, l’iniziativa offre ai cittadini la possibilità di firmare digitalmente — tramite SPID o CIE — per sostenere un cambiamento legislativo profondo e atteso da anni.

Cosa prevede la proposta

Oltre all’abolizione della caccia, la legge propone di rafforzare la protezione di lupi e orsi, aumentare le aree naturali protette e abrogare l’articolo 842 del Codice civile, che oggi consente ai cacciatori di entrare nei terreni privati senza autorizzazione del proprietario. Si tratta di misure che intendono ristabilire un equilibrio tra diritto alla sicurezza, tutela ambientale e rispetto della volontà popolare.

Una risposta diretta al disegno di legge “sparatutto”

La proposta di iniziativa popolare si pone come contrappeso al Disegno di Legge “sparatutto” promosso dal centrodestra, firmato da esponenti di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Civici d’Italia. Il Ddl, già in discussione in sede redigente al Senato, prevede l’estensione dell’attività venatoria anche nei mesi primaverili, l’apertura alla caccia nei valichi montani e nelle foreste demaniali, e introduce l’inquietante possibilità di armare le guardie giurate di supermercati e banche.

Attacco alla sicurezza e alla volontà popolare

Le associazioni promotrici parlano senza mezzi termini di un attacco alla sicurezza dei cittadini e alla biodiversità. “La caccia è una pratica anacronistica, che non ha più spazio in una società civile e moderna”, spiegano in una nota congiunta. “Va contro la volontà della stragrande maggioranza degli italiani, che secondo i sondaggi Eurispes si oppone all’uccisione degli animali per svago. Il 76% è contrario alla caccia, eppure viene ignorato da una politica piegata agli interessi dello 0,7% della popolazione: i cacciatori”.

Mobilitazione diffusa

Comitati, associazioni e gruppi locali si stanno attivando in tutta Italia per promuovere l’iniziativa, ritenuta una battaglia di civiltà. Le firme saranno raccolte fino al raggiungimento della soglia minima di 50.000, necessarie per avviare l’iter parlamentare. L’accesso digitale tramite SPID o CIE rende la partecipazione semplice e inclusiva. Il link diretto per firmare è: https://bit.ly/firma-stop-caccia

 “Dobbiamo finalmente rimettere al centro del dibattito pubblico la convivenza pacifica tra esseri umani e fauna selvatica”, dichiarano ancora le associazioni. “La passione per le armi e per la caccia non può prevalere sul diritto collettivo alla sicurezza, al benessere animale e alla conservazione della biodiversità”.

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