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Stop agli emendamenti sulla caccia nella Legge di Bilancio 2026: vittoria per fauna e ambiente

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Stop agli emendamenti sulla caccia nella Legge di Bilancio 2026: vittoria per fauna e ambiente

Niente modifiche alla legge 157/92: nessuno degli emendamenti sulla caccia è stato inserito nel fascicolo della Legge di Bilancio 2026 che andrà al voto. Una buona notizia per la protezione della fauna, della biodiversità e per il rispetto delle normative europee.

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Nessun blitz venatorio nella Legge di Bilancio

57 associazioni ambientaliste e animaliste hanno accolto con favore l’esclusione degli emendamenti, giudicati pericolosi e antiecologici. Tra questi, l’emendamento a firma Bergesio e altri (Lega) avrebbe dato alle Regioni il potere di modificare i calendari venatori, stabilendo date di apertura della caccia durante la migrazione preriproduttiva degli uccelli.

Questo avrebbe rappresentato una chiara violazione della Direttiva Uccelli dell’UE e un rischio per il delicato equilibrio degli ecosistemi italiani.

Perché la legge 157/92 è fondamentale

La legge 157/92 regola la gestione della fauna selvatica e i calendari venatori in Italia. Nel 2010 l’Italia ha aggiornato la normativa per allinearsi alle direttive europee, dopo una condanna della Corte di Giustizia europea (procedura 2006/2131).

Qualsiasi modifica improvvisata avrebbe potuto:

  • Creare confusione normativa a livello regionale
  • Generare infrazioni comunitarie
  • Compromettere la tutela della fauna e degli uccelli migratori

Le associazioni ambientaliste: “Protezione garantita”

Le 57 organizzazioni coinvolte – tra cui WWF Italia, Legambiente, LAV, Lipu BirdLife Italia, Greenpeace, Marevivo, Animalisti Italiani – sottolineano l’importanza di non riaprire la questione:

“Ci auguriamo che la questione caccia in Legge di Bilancio sia definitivamente chiusa e che terminino questi blitz venatori, scorretti e dannosi per le regole, il diritto e soprattutto per gli animali e la natura.”

Associazioni firmatarie

Tra i soggetti che hanno seguito la vicenda:
AFNI, Altritalia Ambiente, Alleanza Antispecista, Altura, Amici della Terra, Animal Aid Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Animal Voices United, ASOIM, Associazione Caretta Caretta, Associazione Io Non Ho Paura del Lupo, Attivisti Gruppo Randagio, CERM, CIRF, CISO, Earth, EBN Italia, ENPA, Essere Animali, Eticoscienza, Feder Trek, Federazione Pro Natura, Fondazione Cappellino, Fondazione Cave Canem, Fondazione Marevivo, Gaia Animali&Ambiente, GAROL, Green Impact, Greenpeace, GRIG, Gruppo Insubrico di Ornitologia, Humane World for Animals, ISDE, LAC, LAV, LEAL, Legambiente, LEIDAA, LIMAV, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, MAN, Mountain Wilderness, NAHR, Oasicostiera ODV, OIPA, Rete dei Santuari, Rewilding Appenines, Salviamo l’Orso, Società Ornitologica Italiana, SOS Gaia, SROPU, SRSN, VAS, WaldrapTeam, WWF Italia.

Conclusione

La decisione di escludere gli emendamenti è un chiaro segnale di tutela della fauna e degli ecosistemi naturali italiani, evitando rischi di infrazione europea e garantendo una gestione più responsabile della caccia.

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