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Stop al gas russo entro il 2027: l’UE introduce il divieto graduale su GNL e gasdotti

Stop al gas russo entro il 2027: l’UE introduce il divieto graduale su GNL e gasdotti

L’UE ha fissato una strategia chiara: eliminare completamente le importazioni di gas naturale dalla Russia entro l’autunno 2027. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ricordato che, dall’inizio della guerra in Ucraina, le importazioni di gas russo sono crollate dal 45 al 13 per cento del totale europeo. Le importazioni di carbone sono passate dal 51 per cento a zero, mentre quelle di petrolio dal 21 al 2 per cento. L’Europa, che prima contribuiva per 12 miliardi di euro al mese alle entrate energetiche di Mosca, oggi ne versa 1,5 miliardi, con l’obiettivo di arrivare allo zero.

Divieto graduale e giuridicamente vincolante

Il nuovo regolamento introduce un divieto progressivo e legalmente vincolante sull’importazione di gas naturale liquefatto e gas via gasdotto. Il divieto totale scatterà alla fine del 2026 per il GNL e nell’autunno 2027 per il gas trasportato tramite gasdotto. Come spiegato dal commissario europeo per l’Energia Dan Jørgensen, sei settimane dopo l’entrata in vigore del regolamento saranno vietati nuovi contratti, sia a breve sia a lungo termine, mentre i contratti già esistenti verranno progressivamente eliminati.

Le scadenze per i contratti esistenti

Le tempistiche individuate dal Consiglio e dal Parlamento prevedono:

Per i contratti a breve termine stipulati prima del 17 giugno 2025, stop dal 25 aprile 2026 per il GNL e dal 17 giugno 2026 per il gas via gasdotto.

Per i contratti a lungo termine dedicati al GNL, il divieto entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027.

Per i contratti a lungo termine relativi al gas tramite gasdotto, lo stop scatterà dal 30 settembre 2027, a condizione che gli obiettivi di riempimento degli stoccaggi siano rispettati; in ogni caso, il limite massimo è fissato al 1° novembre 2027.

La proposta iniziale della Commissione prevedeva una chiusura definitiva entro il 31 dicembre 2027.

Obbligo di diversificazione per tutti gli Stati membri

Il regolamento impone agli Stati membri la presentazione di piani nazionali di diversificazione delle forniture di gas. Questo obbligo riguarda anche Ungheria e Slovacchia, che finora avevano goduto di un’esenzione sulle importazioni di petrolio russo. L’accordo raggiunto prevede che la Commissione presenti una proposta per l’eliminazione delle importazioni di petrolio russo per questi due Paesi entro la fine del 2027.

Sanzioni e clausola di sospensione

Il nuovo quadro normativo stabilisce sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive per gli Stati che non rispetteranno le scadenze. Rimane la possibilità di attivare una clausola di sospensione in caso di rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico di uno o più Stati membri. Tale sospensione potrà essere concessa solo per periodi limitati, in condizioni di stretta necessità e solo per contratti a breve termine.

Valutazione dell’impatto entro due anni

La Commissione europea dovrà riesaminare l’attuazione del regolamento entro due anni dalla sua entrata in vigore, valutando gli effetti sulle forniture, sul mercato dell’energia e sulla sicurezza energetica dell’Unione.

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