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Sullo Stretto di Messina 60mila rapaci migratori, ma il WWF lancia l’allarme per il Ponte

stretto di messina

Sullo Stretto di Messina 60mila rapaci migratori, ma il WWF lancia l’allarme per il Ponte

Da oltre 40 anni, il campo antibracconaggio sullo Stretto di Messina si occupa di monitorare il passaggio dei rapaci migratori, in un’area che è considerata una delle più importanti al mondo per le migrazioni aviarie. Con il supporto dell’Associazione Mediterranea per la Natura, del WWF Italia e della Fondazione Stiftung-Pro-Artenvielfalt, il progetto ha raccolto dati straordinari: già più di 60.000 rapaci censiti in questo periodo di migrazione primaverile. Tuttavia, la costruzione del ponte sullo Stretto rischia di compromettere gravemente questo passaggio cruciale per l’avifauna migratoria.

L’importanza dello Stretto di Messina

Lo Stretto di Messina rappresenta uno dei 28 luoghi più significativi al mondo per le migrazioni degli uccelli, ed è il più importante d’Europa. Ogni anno, migliaia di rapaci attraversano questa strettoia tra la Sicilia e la Calabria, provenendo dall’Africa subsahariana e diretti verso il Nord Europa, dove si stabiliranno per la stagione riproduttiva. Il passaggio su questa rotta è determinato da orologi biologici e bussole naturali che guidano gli uccelli in un viaggio estenuante e pericoloso.

I dati

Quest’anno, il campo ha documentato numeri straordinari: oltre 60.000 rapaci migratori rilevati durante il passaggio primaverile sulla sponda siciliana dello Stretto di Messina. Tra le specie censite ci sono falchi pecchiaioli, grillai, grifoni, aquile reali e falchi pellegrini, solo per citarne alcuni. I dati sono stati raccolti principalmente nei giorni di bel tempo, quando i venti favorevoli favoriscono la migrazione.

L’impatto del Ponte

Tuttavia, la costruzione del Ponte sullo Stretto solleva preoccupazioni enormi per il futuro della migrazione avifaunistica. Le strutture del ponte, con i suoi cavi e impalcati, occuperebbero uno spazio aereo di circa 75.000 metri quadrati, ostacolando il passaggio di oltre 327 specie migratorie che attraversano la zona ogni anno. Il WWF ha sottolineato che le analisi presentate dalla Società di Messina per la Commissione VIA sono carenti, non considerando fattori cruciali come i venti e le condizioni meteorologiche, che influenzano notevolmente il volo degli uccelli migratori.

Il monitoraggio

Il monitoraggio condotto sul lato calabrese, mostra una significativa discrepanza nei numeri: 22.000 rapaci censiti in Calabria, un dato inferiore del 63% rispetto ai numeri rilevati in Sicilia. Le probabilità di questa differenza sono incredibilmente basse, suggerendo che i numeri sui rapaci migratori potrebbero essere sottostimati e che il passaggio potrebbe essere stato monitorato in aree non rappresentative.

Le preoccupazioni del WWF

Il WWF Italia chiede misure di compensazione adeguate rispetto ai danni che la costruzione del ponte potrebbe causare. L’organizzazione sottolinea che la rotta migratoria attraversa un’area di importanza mondiale per le specie aviarie e che la costruzione di una grande barriera aerea rappresenterebbe una minaccia irreparabile per la biodiversità della zona.

Le misure proposte finora sono ritenute insufficienti, e il WWF sollecita un monitoraggio completo, che copra un intero anno e consideri anche le diverse condizioni meteo.

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