Temperature oceaniche da record: agosto 2025 è stato il terzo più caldo mai registrato
Il mese di agosto ha segnato un nuovo punto critico nel monitoraggio delle temperature oceaniche a livello globale. Secondo l’ultimo bollettino pubblicato da Mercator Ocean International, ente che gestisce il Copernicus Marine Service dell’Unione Europea, si è trattato del terzo agosto più caldo mai registrato per quanto riguarda la temperatura superficiale del mare.
Con una media globale di 20,85 °C (± 0,07), solo agosto 2024 e agosto 2023 hanno superato questo valore, rispettivamente con 20,94 °C (± 0,05) e 21,01 °C (± 0,06). La tendenza al riscaldamento degli oceani si conferma dunque stabile e preoccupante, con impatti diretti sull’ecosistema marino e sul clima globale.
Dove il mare si è riscaldato di più
Pacifico settentrionale orientale sotto osservazione
Nel Pacifico settentrionale orientale si è registrata una presenza significativa di ondate di calore marine, in linea con una tendenza di intensificazione che prosegue da almeno cinque anni. Questo fenomeno si riflette in un riscaldamento persistente della colonna d’acqua, ben oltre la semplice superficie.
Mediterraneo e Nord Atlantico: una tregua relativa
Altre aree, come il Mar Mediterraneo e il Nord Atlantico, hanno mostrato una leggera attenuazione delle anomalie rispetto ai mesi precedenti. Dopo le temperature estreme di giugno e luglio, agosto ha registrato condizioni più vicine alla media stagionale. Tuttavia, il Mediterraneo ha mantenuto temperature superiori alla norma nel 77% del bacino, anche se solo l’8% ha superato la media di almeno 1 °C, rispetto al 67% di giugno e al 64% di luglio.
Il Nord Atlantico ha vissuto il sesto agosto più caldo mai registrato, con una temperatura media di 24,89 °C (± 0,08).
Il 70% dell’oceano globale è stato più caldo della media
Le analisi rivelano che nel 70% dell’oceano globale (tra 60°S e 60°N), le temperature superficiali di agosto sono risultate superiori alla media di lungo periodo. In particolare, il 12% dell’oceano ha registrato anomalie termiche di almeno +1 °C rispetto ai valori di riferimento.
Risalita delle acque e fenomeni mitiganti
Secondo l’oceanografo Simon van Gennip, processi oceanici come la risalita delle acque fredde dalle profondità possono localmente attenuare il riscaldamento in superficie. Tuttavia, questi effetti non bastano a compensare la tendenza generale al riscaldamento degli oceani, che coinvolge l’intera colonna d’acqua.
Le dinamiche atmosferiche, come le raffiche di vento e la miscelazione verticale, hanno contribuito a ridurre le temperature superficiali in alcune zone, ma restano fenomeni temporanei e circoscritti.
Trend in costante crescita
I dati di agosto 2025 confermano una realtà climatica ormai consolidata: l’oceano continua a riscaldarsi in modo sistemico e persistente. Anche in presenza di variazioni locali o temporanee, il bilancio complessivo indica un rischio crescente per gli ecosistemi marini, la pesca, la biodiversità e il clima globale.
Il monitoraggio costante e l’analisi dettagliata forniti da Mercator Ocean International rappresentano strumenti essenziali per la comunità scientifica, i decisori politici e gli attori ambientali nel comprendere e affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.
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