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Tempesta dal Sahara, in Italia la qualità dell’aria è codice rosso

sabbia Sahara

Tempesta dal Sahara, in Italia la qualità dell’aria è codice rosso

A Pasqua, una tempesta di sabbia proveniente dal Sahara ha raggiunto diverse parti dell’Italia, da Roma fino alle Dolomiti, portando una spettacolare ma insidiosa cappa rosa e “neve rossa” in alcune regioni. Questo evento ha contribuito a peggiorare la qualità dell’aria con l’elevata concentrazione di polveri sottili (PM10). Ciò ha sollevato preoccupazioni per la salute, soprattutto tra i soggetti più vulnerabili come bambini, anziani, donne in gravidanza, cardiopatici e persone con patologie respiratorie.

La causa del fenomeno: correnti calde dal Sahara

Correnti calde direttamente dal deserto africano, attratte da un ciclone formatosi nel bacino mediterraneo, hanno causato la tempesta di sabbia. Queste correnti hanno trasportato grandi quantità di sabbia sahariana, che è rimasta in sospensione nell’atmosfera e si è poi depositata su vaste aree dell’Italia, colorando di rosa il cielo e portando con sé polveri sottili. Quindi, questo fenomeno sabbioso contribuisce a peggiorare la qualità dell’aria. A Pasqua, in diverse città da Verona, a Milano, da Napoli a Genova, le centrali di monitoraggio hanno registrato sforamenti dei limiti consentiti di PM10 nell’aria.

Effetti e raccomandazioni

A Roma, il fenomeno ha intensificato la presenza di inquinanti, spingendo l’amministrazione capitolina a emettere avvisi di allerta. Tra le raccomandazioni principali, le autorità hanno suggerito di limitare l’esposizione all’aria aperta per i gruppi a rischio, favorire l’uso dei mezzi pubblici per ridurre ulteriori emissioni di particolato e adottare comportamenti ecocompatibili come la condivisione dell’auto e l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale.

La neve rossa sulle Dolomiti

Nel frattempo, le Dolomiti e in particolare la Marmolada hanno assistito al raro fenomeno della “neve rossa”, causato dai granelli di sabbia sahariana trasportati dal vento per migliaia di chilometri. Questo spettacolare evento, solitamente più comune in autunno, ha colorato di rosso le vette e ha suscitato tanto stupore quanto preoccupazione per le possibili implicazioni ambientali e sanitarie. Le autorità locali e gli esperti di salute pubblica sottolineano l’importanza di seguire le raccomandazioni emesse per proteggere la salute, specialmente di coloro che sono più suscettibili agli effetti delle polveri sottili. Queste particelle, infatti, possono aggravare condizioni come asma e bronchiti, oltre a depositarsi su superfici varie, comprese le automobili e l’asfalto, soprattutto in presenza di pioggia.



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La sabbia del Sahara e i rischi per la salute

Le polveri sottili trasportate dalla sabbia del Sahara si depositano in strada e sull’ambiente circostante, contribuendo a peggiorare la qualità dell’aria. Questo fenomeno aumenta i rischi per la salute respiratoria, aggravando asma, bronchiti e altre complicazioni polmonari, specialmente tra i soggetti più vulnerabili. È essenziale prestare attenzione ai sintomi e seguire le indicazioni delle autorità per limitare l’esposizione e proteggere la salute.

Risposta e prevenzione

Questo evento atmosferico eccezionale mette in luce la forza degli elementi naturali e la loro capacità di influenzare la vita quotidiana e la salute pubblica. Sottolinea l’importanza della preparazione, della prevenzione e dell’adozione di misure di protezione ambientale e personale in risposta a fenomeni di questa portata. È fondamentale promuovere pratiche volte a ridurre le emissioni inquinanti e a preservare la qualità dell’aria e dell’ambiente, così da mitigare gli impatti negativi di eventi atmosferici di questa portata.

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