Tempesta solare “cannibale” in arrivo. Cosa può succedere in Italia
Una doppia espulsione di massa coronale dal Sole, destinata a fondersi lungo il suo tragitto verso la Terra, potrebbe generare una tempesta geomagnetica di forte intensità nei prossimi giorni.
L’evento, già ribattezzato dagli esperti come “tempesta solare cannibale”, è previsto tra l’11 e il 12 novembre 2025 e sta attirando l’attenzione di scienziati, astrofisici e centri di monitoraggio di tutto il mondo, come il NOAA Space Weather Prediction Center.

Cosa sta succedendo sul Sole
Negli ultimi giorni il Sole ha mostrato un’intensa attività, con la comparsa della macchia solare AR4274, particolarmente instabile. Da questa regione attiva sono partite due espulsioni di massa coronale (CME) quasi consecutive, che — secondo i modelli — potrebbero fondersi in un’unica onda d’urto magnetica prima di raggiungere la Terra.
È proprio questa fusione che dà origine al fenomeno detto “cannibale”: la seconda CME, più veloce, raggiunge e ingloba la prima, generando un effetto amplificato e imprevedibile.
Quali rischi comporta la tempesta geomagnetica
Gli esperti della NOAA prevedono un evento classificabile come G3 o G4 sulla scala delle tempeste geomagnetiche (da G1 a G5), ovvero un livello di disturbo forte o severo.
Tra i possibili effetti:
- Disturbi ai satelliti per comunicazioni, navigazione GPS e trasmissioni radio.
- Fluttuazioni nelle reti elettriche ad alta tensione, con potenziali blackout locali nei Paesi più esposti.
- Aurora boreale visibile a latitudini più basse, forse anche in parte dell’Europa meridionale.
Tuttavia, gli scienziati precisano che si tratta di un rischio potenziale, non di un evento catastrofico. Le infrastrutture moderne dispongono di sistemi di protezione e monitoraggio costante del meteo spaziale.
Cosa può accadere in Italia
Per l’Italia, gli effetti diretti dovrebbero essere limitati, ma non mancheranno le curiosità astronomiche.
Se le previsioni saranno confermate, nelle regioni del Nord — in particolare in Val d’Aosta, Piemonte e Veneto — potrebbe essere possibile osservare l’aurora boreale, visibile anche nel maggio scorso in occasione di un’altra tempesta solare intensa.
Per ammirarla sarà fondamentale trovarsi in zone buie, lontane da fonti di inquinamento luminoso, con il cielo sereno e guardando verso nord, dopo il tramonto.
Un fenomeno raro ma atteso: il massimo del ciclo solare
Il 2025 segna il picco del ciclo solare numero 25, un periodo di circa 11 anni in cui l’attività magnetica del Sole raggiunge il suo massimo.
Durante questi cicli, brillamenti e CME diventano più frequenti e intensi, aumentando anche la probabilità di eventi spettacolari come le aurore boreali visibili in Italia.
Nonostante ciò, le tempeste davvero pericolose restano rare: l’ultima paragonabile per intensità fu quella del 2003, mentre l’evento più estremo resta quello di Carrington del 1859, che causò blackout telegrafici in tutto il mondo.
Come prepararsi e cosa fare
Non è necessario allarmarsi, ma essere informati è utile:
- Seguire gli aggiornamenti della NOAA o dell’ESA Space Weather Office.
- Evitare sensazionalismi: le “tempeste cannibali” non mettono in pericolo la salute umana.
- Approfittare dell’occasione per osservare uno dei fenomeni naturali più affascinanti del nostro pianeta.
In sintesi
La “tempesta solare cannibale” attesa per metà novembre potrebbe regalare spettacoli luminosi nel cielo e, al tempo stesso, ricordarci quanto la nostra civiltà dipenda dallo spazio.
Un evento da seguire con curiosità e consapevolezza, senza paura, ma con la consapevolezza che il Sole, nel suo ciclo eterno, è capace di stupirci e metterci alla prova.
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